Ho scoperto qualche mese fa, in quel di Twitter, una libraia “stanca ma felice”: stanca perché corre e salta e smanetta e smista e spedisce tutti quei libri che recupera dalla indifferenza o dalle donazioni altrui. Felice perché, con tutto quel muoversi e stancarsi, trova nuove case a molti di quei volumi, spedendoli ovunque qualcuno chieda, in cambio di un francobollo e di un po’ di spazio sugli scaffali di casa vostra. Si chiama MonicaMaggi (così, tutto attaccato, già, e la trovate qui: @lamonicamaggi – su Twitter – e qui: https://iosonounalibraia.wordpress.com/).
Io, comunque, ne ho approfittato subito, e adesso, tra l’iniziativa di Romanzi.it e la Libraia felice, questo è il mio cassettone…
Ne scrivo qui perché oggi mi è arrivato l’ennesima busta (rectior: bustone) e, invece di dedicarmi a Mark Twain o Mansfield, ho preso in mano un “Diario di una cameriera” (romanzo di Monica Dickens, pronipote del grande Charles, da me colpevolmente ignorata fino a oggi), dall’aria piacevolmente d’antan.
Come racconta lei stessa in questo romanzo, Monica Dickens è stata cameriera e cuoca, e poi infermiera durante gli anni di guerra, e poi giornalista, ma ciò che mi ha trattenuto e conquistato dalle prime pagine è stata la sua capacità di raccontare giornate qualunque con umorismo, in modo tenero e attraente, con quell’aria leggera e profumata di tanti libri del passato.
Sì, lo confesso, mi sono sentita come quando leggevo “Le piume d’oro” o “Il vicario di Wakefield” nelle edizioni a copertina morbida della Fabbri.
Un lieto intervallo tra una (peraltro appassionante) Anna Karenina, e un saggio di qualche peso da finire in fretta.
Per chi volesse inciampare in letture deliziose come questa, o in libri dimenticati o persi nel tempo, le regole sono semplicissime:
si sta attenti a ciò che pubblica su Twitter @lamonicamaggi;
si attende con pazienza che fotografi e pubblichi le sue “pilette” di volumi vari;
si risponde con un messaggio prenotando il libro o i libri che interessano;
si attende di nuovo che la Libraiafelice distribuisca pani e pesci agli interessati;
una volta ottenuto ciò che si desidera, si corrispondono 5 € per la spedizione e, volendo, ogni altra offerta che possa servire a sostenere l’iniziativa;
ci si siede e si attende il postino (i libri arrivano in fretta e assicurati).