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Una mappa della Via Lattea dal pianeta Terra

Creato il 05 giugno 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Se fossimo esploratori in grado di viaggiare tra le stelle, il lavoro sarebbe più facile ma provate a creare la planimetria di una casa rimanendo fermi in una stanza! Si potrebbero cercare indizi sbirciando con lo sguardo attraverso porte e finestre ma alla fine le pareti e la mancanza di visibilità, limiterebbero molto il quadro generale. Bene, la mappatura della Via Lattea dal pianeta Terra, situato a circa due terzi dal centro galattico, è altrettanto difficile.

Anche se la nostra percezione della casa cosmica in cui ci troviamo è notevolmente migliorata negli ultimi anni, le nuvole di polvere che permeano la Via Lattea bloccano la nostra visuale ed agli astronomi rimane l'arduo compito di riempire pazientemente gli spazi vuoti ad ogni nuova scoperta.

Ora, grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale Wide-field Infrared Survey Explorer ( WISE), un team di ricercatori ha scoperto più di 400 vivai stellari che disegnano la forma dei bracci a spirale della nostra Galassia, sette dei quali sono stati descritti su un docmento pubblicato il 20 maggio sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Una mappa della Via Lattea dal pianeta Terra

Credit: NASA/JPL-Caltech/Federal University of Rio Grande do Sul

In un quadro che conferma il modello a quattro bracci, quindi, il team ha iniziato a posizionare qualche punto fisso sulla carta. Ovviamente, si fa per dire, ma questi giovani cluster, unitamente ad altri metodi di indagine visiva, rappresentano un ottimo strumento per determinare la struttura della Via Lattea perché le stelle appena nate ancora non hanno migrato dal loro luogo di origine.

Tracing the Galactic spiral structure with embedded clusters [abstract]

In this work, we investigate the properties of 18 embedded clusters (ECs). The sample includes 11 previously known clusters and we report the discovery of seven ECs on WISE images, thus complementing our recent list of 437 new clusters. The main goal is to use such clusters to shed new light on the Galactic structure by tracing the spiral arms with cluster distances. Our results favour a four-armed spiral pattern tracing three arms, Sagitarius-Carina, Perseus, and the Outer arm. The Sagitarius-Carina spiral arm is probed in the borderline of the third and fourth quadrants at a distance from the Galactic Centre of d1 ∼ 6.4 kpc adopting R = 7.2 kpc, or d2 ∼ 7.2 kpc for R = 8.0 kpc. Most ECs in our sample are located in the Perseus arm that is traced in the second and third quadrants and appear to be at Galactocentric distances in the range d1 = 9-10.5 kpc or d2 = 9.8-11.3 kpc. Dolidze 25, Bochum 2, and Camargo 445 are located in the Outer arm that extends along the second and third Galactic quadrants with a distance from the Galactic Centre in the range of d1 = 12.5-14.5 kpc or d2 = 13.5-15.5 kpc. We find further evidence that in the Galaxy ECs are predominantly located within the thin disc and along spiral arms. They are excellent tools for tracing these Galactic features and therefore new searches for ECs can contribute to a better understanding of the Galactic structure. We also report an EC aggregate located in key italicthe Perseus arm.


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