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Una marcia pro s'indipendèntzia, domani a Cagliari

Creato il 26 novembre 2010 da Zfrantziscu
Raccogliendo l'idea di un emigrato sardo, Filippo Grecu, lanciata su Facebook, domani si svolgerà a Cagliari la marcia di “Sa die pro s'indipendèntzia”. Partirà alle 10.30 dallo stadio di Santa Elia e dopo una breve sosta nel piazzale della Fiera, continuerà per viale Diaz per concludersi in via Roma.  Si tratta – come informano gli organizzatori - di una manifestazione spontanea che, al pari di altre iniziative spontanee, lancia l'idea di aggregare persone interessate e persone già addentro agli ideali indipendentisti, per un evento che tocchi le coscienze della nazione sarda. La Marcia vorrebbe essere una opportunità per creare una pacifica giornata di festa e di convivialità tra persone che credono che i sardi possano camminare con le loro gambe; non è dunque organizzata da alcun movimento politico indipendentista o nazionalitario, è focalizzata sulla volontà che la Sardegna sia Indipendente e non ha alcuna base teorica e ideologica. Cosa spinge a fare cio? -Il fatto di mettere all'ordine del giorno un argomento che sta già entrando a forza nell'immaginario collettivo del sociale, la diffusione di intento, consapevolezza e coscienza indipendentista, incrementare tale idea latente nella società sarda per dare più forza alla possibilità di liberazione della nazione sarda.
 -Il fatto che si vuole indirettamente suggerire ai partiti e movimenti indipendentisti che è necessario un cammino di condivisione per essere all’altezza di questo importante momento storico. -Il fatto che sia assente in Sardegna una manifestazione che coinvolga unitariamente tutti gli indipendentisti e le forze indipendentiste e nazionalitarie e che non potrebbe essere promossa da un singolo organismo politico perché per i problemi attuali di interrelazione verrebbe boicottata dagli altri. La “Marcia” di “Sa Die Pro s’Indipendentzia”– si legge in un comunicato - è solamente un’idea lanciata da un lavoratore sardo di Villacidro emigrato in Germania il quale avendo realizzato proprio all’estero la sua identità sarda, da persona che aveva appena aperto gli occhi all’idea dell’indipendentismo è rimasto sorpreso nell’apprendere lo stato di mancanza di coesione tra gli indipendentisti sardi. Sa Die Pro S’Indipendentzia e i suoi attuali organizzatori non sono e non vorranno costituire l’ennesima organizzazione indipendentista, né vogliono proporre un nuovo modello organizzativo di movimento indipendentista o porsi in concorrenza ai partiti e movimenti indipendentisti. Non pensiamo neanche che questa sia l’occasione in cui l’indipendentismo sardo deve mostrare i muscoli; è la nascita di una festa popolare che merita una certo riguardo come si fa con un bimbo che appena venuto al mondo, ha bisogno di tutte le attenzioni e affetto perché diventi una persona forte e sana. Alcuni soggetti politici indipendentisti hanno dato la loro adesione da subito poi col tempo se ne sono aggiunti altri. Sappiamo che per ora non saremo tantissimi ma una volta che saranno sciolte tante riserve legate a intuibili diffidenze, potremo crescere tanto e per gli anni successivi auspichiamo un’organizzazione dell’evento condivisa dal maggior numero possibile di persone e organizzazioni.

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