Non sarà il mio solito articolo accusatorio, ma ,finalmente, la riprova che anche in una Bari più che mai natalizia e con tanto di neve, c’è un angolo di meravigliosa beltà. Per solo un mese in via A.Gimma le porte del paradiso del lusso francese sono aperte: Dior si fece make up e venne in mezzo a noi.
Guide sapienti e persone amabili, come tutto lo staff Dior, intervistati in esclusiva da me e Marco, sono gli italianissimi Make Up Artist Emiliano Mereu e Andrea Vitale prova di un successo internazionale fatto di talento e passione vera.
Emiliano inizia la sua carriera nel 1996 con Gianni Versace, dopo aver frequentato la scuola italiana piu’ prestigiosa di Make Up ,la BCM di Milano. Dopo 3 anni in Versace approda a Chanel dove resta per 10 anni e nel contempo lavora come freelance per redazionali, stampa del settore, passerelle internazionali. Ha truccato tutte le super top, avendo partecipato a tutte le edizioni di Donna sotto le Stelle, dove ha creato il look delle sfilate Valentino – smoky eyes nero e rossetto rosso DOC – fino ad arrivare al volto della romana Maria Carla Boscono.
Concittadino della suddetta supermodel, Andrea Vitale , MUA ( acronimo per Make Up Artist) per vocazione. Artista sin da adolescente ( frequenta il liceo artistico), sviluppa le sue propensioni con la recitazione a Roma dove inizia ad amare il trucco cine-teatrale e dopo aver frequentato anche lui la BCM, inizia a lavorare nei backstages MAC e sui volti delle attrici e cantanti italiani (Irene Grandi, Antonella Mosetti, Yuma, Jo Squillo e la sua preferita Serena Autieri) per poi approdare da Guerlain.
L’INTERVISTA
Come e quando è nata la tua esperienza in Dior?
ANDREA: Sono in Dior da 3 anni.Mentre lavoravo in Guerlain, il responsabile commerciale mi ha proposto di entrare nel team Backstage Dior Italia.Mi sono subito innamorato di questa opportunità.
EMILIANO: Mentre lavoravo in Chanel, la responsabile Sell out Dior mi ha chiamato per un colloquio.La sfida di creare una nuova equipe mi ha immediatamente coinvolto.
Cos’è per voi Dior?
A: Una filosofia nell’essere e non nell’apparire che si sposa perfettamente con la nostra formazione aziendale,che nasce dai manoscritti tramandati da Christian Dior. La miglioria di se’ contribuisce all’armonia dell’anima.
E: Ho inviato il mio primo Cv in Dior: per me è un’ispirazione ,un sogno. Da sempre ho voluto contribuire all’immagine vista in passerella cosi’ forte e spettacolare.
Chi e com’è la Donna Dior?
A: Ama sedurre, è magnetica, per la donna Dior non esiste il “grigio”,è decisa, eclettica,maledetta, dolcemente diabolica.Non ha un’eta’ definita perchè lo charme infuso in lei la rende superiore a qualsiasi inquadramento anagrafico.
E: E’ forza e femminilita. Una donna che non subisce la propria femminilita’ ma piuttosto la vive a pieno e la sfrutta.
MARCO: Ma quindi è “moglie” o “amante”?
E: La donna Dior non vive in funzione di un uomo,lei è l’assoluta realizzazione di sè stessa.
E l’uomo Dior?
A: E’ un vero protagonista, pur non essendo mai invadente.
E: Ricerca l’eleganza in tutti i momenti della sua vita.
Quali sono le innovazioni tecnologiche Dior in campo della cosmesi e della profumeria?
E: Le innovazioni sono assolute e all’ordine del giorno: Pasteur ha collaborato nella realizzazione della prima crema Capture e tuttora i laboratori Pasteur seguono le nostre ricerche insieme al Policlinico di Modena,aggiornato sulle cellule staminali. Abbiamo laboratori a Parigi, in Italia, in Madagascar, ad Harvard ed in Svizzera.
Nel 1995 uno dei nostri ricercatori ha vinto il premio nobel per la scoperta delle porte di passaggio cellulari. L’ultimo siero nato e’ One Essential creato dopo 15 anni di ricerca e 10 brevetti internazionali. Dior ha realizzato sette paradisi geoclimatici in giro per il mondo: i Giardini Dior che riproducono perfettamente i climi mondiali ; il piu’ importante e’ in Madagascar e vengono preservati da qualsiasi contaminazione chimica.
D’altra parte, nel campo della profumeria, l’evoluzione e’ J’Ador l’or che è la nostra nuova emozione olfattiva.La stessa è stata creata per la volonta’ di ricreare in un unico prodotto l’emozione di un abito sartoriale comprato in boutique. La bottiglia, in vetro soffiato è quindi unica e riproduce sul suo collo i collari masai, cari a Dior e Galliano.
Sul collo viene avvolto un filo d’oro che ricorda un rocchetto: una promessa di couture sull’esterno e all’interno 200 kg di petali di rosa di maggio di Grass. La ricerca è al pari di quella sartoriale: la carta goffrata è la stessa amata e usata negli anni 40′ da Christian Dior.
Quanto e come si evolve la linea make up Dior con l’Haute Couture e il Pret a Porter?
E: Il Make up Dior è quanto piu’ di vicino alla Couture che è e restera’ sempre un sogno inaccessibile.
A: Come la rosa di Grass resta esclusiva , cosi’ è l’Haute Couture. Il nostro make up è un ponte tra sogno e realtà.
E: Infatti il packaging del Make up è uguale a quello dei nostri accessori per simulare questa grande connessione.
Quali sono gli errori piu’ comuni nel make up?
E: Non credo piu’ al ” Consiglio Assoluto”: non siamo piu’ negli anni ’70 dove il consiglio di un Make up Artist era un ordine.Ora c’è l’emancipazione e la donna decide. Il vero MUA capisce l’esigenza e l’esalta; sovrapporre il proprio volere induce all’errore.
A: Infatti. Cosi’ ci si preclude anche anche l’empatia in una consulenza.
E andando sul tecnico?
A: Non puntare su qualita’ da enfatizzare,non essere oggettivi vedendosi allo specchio e cercare di modificare la propria unicita’ modulandola in funzione dei testimonials.
E: Non curare correttamente la pelle in funzione della praticita’ e della velocita che in realta’ creano piu’ danni che benefici.
Che idea vi siete fatti delle donne baresi? Quanto sono “Dior”?
A: Ogni donna puo’ essere Dior se è quel che sente d’essere.
E: La donna barese è molto attenta al particolare , ci tiene per se stessa e ama mostrarlo.
E gli uomini baresi?
A/E: sono molto Dior!
Cosa ne pensate della tendenza diffusa sui volti delle donne della triade terra-matita nera e gloss?
A: Non amo l’omologazione e a mio avviso non c’è trucco.
E: La terra su tutto il viso va bene d’estate, ma ora la si puo’ usare solo per ridare la plasticita’ al viso in alcune zone.
Potendo scegliere un’icona femminile e maschile per Dior quale scegliereste?
E: Angelina Jolie e David Beckham
A: Madonna e Christian Dior.
E le vostre icone, invece?
A: Anna Magnani e Vittorio Gassman.
E: Kim Novak e un giovane Giancarlo Giannini
Quale sara’ il trucco perfetto per questo Natale?
E : Base impeccabile, occhio marcato.A chi piace consiglierei di giocare con l’oro,a chi non di provarci .Potrebbe scoprire che “l’Or cette ca quelle que j’adore “!
A: In un mondo che corre, sfruttate i tempi piu’ rilassati e osate e divertitevi in un assoluto trionfo d’oro.
E invece un regalo “Made in Dior”?
A/E: Perdersi un pomeriggio tra i profumi, i colori e le consistenze per un trattamento esclusivo nel temporary store Dior, offerto dalla Profumeria Pepe,concessionario storico.
Marco è riuscito a cogliere un Trend per la Primavera Estate 2011 da Andrea: “Nella prossima stagione vedremo il nudo che riscopre l’interno delle conchiglie”.
Con questa misteriosa e fascinosa anticipazione, vorrei ringraziare lo staff Dior, il mio amico Emiliano, che come sempre si dimostra un professionista geniale ed Andrea, un talentuoso che ho avuto l’onore di conoscere grazie al fantastico team della Profumeria Pepe di Bari che da anni dimostra la sensibilita’ per l’avanguardia e una classe senza tempo.
SI RINGRAZIA
EMILIANO MEREU
ANDREA VITALE
PROFUMERIA PEPE BARI
DIOR ITALIA
GILDAKORAL FLORA