Mercoledì scorso sono andata con Gianni Marconato allo SMAU di Milano a presentare il nostro gruppo, LSCF, insieme alla nostra perla più rara, il Manifesto; è stato molto interessante.
Grazie dunque a chi ci ha invitato e a chi ci ha permesso di divulgare anche attraverso questo piccolo passo la nostra visibilità sul territorio.
Qui potete trovare l’evento e di seguito potete consultare il contenuto delle slide presentate a una piccola ma significativa platea di una trentina docenti.
Prima di noi presentava Noa Carpignano insieme a Maria Grazia Fiore sui libri di testo liquidi ossia su un nuovo modo di intendere la lettura e l’uso dei libri di testo; testi che non sono più quelli tradizionali, dove si leggono i capitoli in ordine di successione e per aree distinte che si collegano come un filo d’Arianna, ma testi a misura di li legge, a tela di Aracne, che a secondo di come li approcci essi possono essere uno nessuno centomila, ossia trasformarsi, cambiare forma (da cui l’uso del termine liquidi), dire cose diverse pur senza contraddire nulla di quello che ovviamente trasmettono ed insegnano; insomma, è l’insegnante che fa il libro e non che lo subisce e che lo adotta come qualcosa di chiuso e di rigido; nello stesso tempo capita qualcosa di simile anche allo studente che si trova realmente in questo scenario al proprio posto, nel proprio ruolo, quello di apprendista, apprendente, conoscente, conoscitore, scopritore e ricercatore del sapere…insomma, si è parlato di lettura spaziale e non più temporale, che svilupperebbe certe facoltà di apprendimento che il sistema occidentale tradizionale ha lasciato dormienti.
Per capirci meglio, le culture orientali hanno un metodo di studio e di lettura impostato su questo schema e non è un caso che loro abbiano una comprensione della matematica infinitamente superiore alla nostra.
In questo contesto inoltre davvero il libro di testo farebbe il libro di testo, e l’insegnante farebbe l’insegnante e lo studente farebbe lo studente…
Prima ancora di Noa c’era in agenda la presentazione dell’editore non chè docente Mario Guaraldi intorno la sua idea ancora pionieristica per noi italiani di editoria open ed che pubblica ad un costo ragionevole, on demand, ad un pubblico ristretto, di nicchia, che può avere i più vari interessi, le più impensabili necessità senza per questo trovarsi escluso dal mercato editoriale.
In poche ore mi sono vista sciorinare il meglio del meglio del settore, sono personalmente rimasta estasiata, non chè entusiasta, come un bambino che si trova improvvisamente catapultato nel regno dei balocchi…
Non sono competente dei settori ma posso riportare dei link dove potere reperire notizie giuste su queste questioni di scuola ordinaria che ci riguardano tutti perchè tutti abbiamo dei figli che praticano la scuola o perchè molti di noi sono essi stessi studenti in perpetua formazione, come è giusto che sia.
Per esempio qui si può leggere quello che fa e chi è Mario Guaraldi con la sua capacità profetica di pensare una forma avanzata di stampare i libri e di diffondere il sapere, di fronte alla quale la sonnecchiosa editoria tradizionale dovrà prima o poi fare i conti e ripensare il proprio ruolo all’interno della catena libraria.
Qui l’intervista datata 2008 da lui rilasciata sul suo operato in corso e qui qualcosa di più che ancora ci racconta della sua personalità e del suo pensiero editoriale.
Ecco invece in sintesi il contenuto delle slide presentate, riportate sotto in formato word ma scaricabili in originale sul sito di LSCF nel forum intitolato : la scuola che funziona
Milano, 20-22 ottobre – Fieramilanocity
CHI SIAMO
•SOCIAL NETWORK DI INSEGNANTI E DI OPERATORI DELLA SCUOLA •CHE SI SONO INCONTRATI IN RETE GRAZIE ALL’INIZIATIVA DI CHI DA ANNI SI OCCUPA DI COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE •CHE VUOLE CONDIVIDERE NELLA MIGLIORE FILOSOFIA LE PRATICHE DELLA SCUOLA CHE FUNZIONA TRA LE MILLE DIFFICOLTA’ OGGETTIVE E STORICHE CHE CI CONSEGNANO UN MONDO SCOLASTICO IN PROFONDO DISAGIO COSA FACCIAMO •PARLIAMO DI SCUOLA NEI VARI NUMEROSI FORUM CHE NASCONO SPONTANEI MA NON SOLO •DISCUTIAMO DI TUTTE LE NOSTRE PROBLEMATICHE ANCHEPRATICHE E GESTIONALI A 360 ° •CI CONFRONTIAMO SU TEMI SCOTTANTI E DELICATI PERCHE’ NON VOGLIAMO ESSERE AVULSI DALLA REALTA’ •CREIAMO GRUPPI DI LIBERA ADESIONE IN CUI POTERE APPROFONDIRE LE SPECIFICHE AREE DI INTERESSE (UN VERO LABIRINTO DI INFORMAZIONI E DI CAMPI) AULA VIRTUALE E MATERIALE IN RETE •CI CONFRONTIAMO IN DIRETTA ATTRAVERSO LA NOSTRA AULA VIRTUALE •CONDIVIDIAMO TUTTO QUELLO CHE RITENIAMO BELLO CONDIVIDERE ( DALLE FOTO, AI VIDEO, AI LAVORI DEI NOSTRI ALUNNI, ALLE LORO POESIE, AI NOSTRI TESTI, AI NOSTRI DUBBI, COMPRESI I BLOG ED I NOSTRI LIBRI CHE RIFLETTONO LE DIVERSE IDEE DI ORIENTAMENTO VISTE NON COME OSTACOLO MA COME INTEGRAZIONE COSA CI IDENTIFICA IL TESTO DEL MANIFESTO —1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante. —2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro. —3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l’esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso. —4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta della realtà che li circonda, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione. —5. Non potendo trasmettere ai miei studenti la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola. —6. Incoraggerò nei miei studenti l’impegno e la volontà di migliorarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà. Io stesso provvederò a formarmi e aggiornarmi continuamente. —7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere. —8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per loro. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa. —9. Promuoverò lo studio per la vita e contrasterò lo studio per il voto. —10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno. —11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali. Farò in modo che i miei studenti mi scelgano e non mi subiscano. —12. Aiuterò i miei alunni a illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com’è, ma non a subirlo lasciandolo così com’è. —13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada. LE RAGIONI DEL MANIFESTO •PERCHE’ I DOCENTI NE ERANO PRIVI MA NE URGEVANO •PERCHE’ IL DOCENTE CURA LO SPIRITO DELL’UOMO COSI’ COME IL MEDICO NE CURA IL CORPO •PERCHE’ LA SOTTOSCRIZIONE DI UN MANIFESTO LIBERA E NON IMPOSTA E QUINDI VERA E NON FITTIZIA INCORAGGIA E COSTRUISCE UNA IDENTITA’ CULTURALE •PERCHE’ IL 70% DI SEMIANALFABETISMO FORSE E’ UN SEGNALE CHE DICE CHE IL SISTEMA FORMATIVO HA ANCHE BISOGNO DI INIZIATIVE COME QUESTA I PASSI CHE ABBIAMO FATTO –Ad oggi sono 1019 i firmatari del Manifesto dopo nemmeno quattro mesi di vita ( il Manifesto è stato presentato al BarCamp di Venezia il 2 luglio scorso ), e sono 1364 i membri del network dopo un anno dalla sua nascita –Il nostro sito/Manifesto viene condiviso su DELICIOUS, FACEBOOK, TWITTER …e in tutte le SCUOLE d’Italia attraverso i suoi stessi aderenti, scuole di ogni ordine e grado –Il Manifesto è stato tradotto in diverse lingue ed è diventato oggetto di riflessione da parte di altre realtà scolastiche con le quali potranno nascere proficue collaborazioni I NOSTRI OBIETTIVI IN CORSO •Diffondere capillarmente il Manifesto su tutto il territorio •Aprire collaborazioni con Istituti e con Università in modo da allargare la rete e farne qualcosa di efficiente e di radicato •Diventare un interlocutore/protagonista della scuola e per la scuola italiana COSA ABBIAMO IMPARATO SUL SOCIAL NETWORKING? •10 e più “regole” …nel FORUM INTORNO ALLA NOSTRA PRESENZA ALLO SMAU ABBIAMO PARLATO DI : •LSCF come soggetto collettivo- plurale •LSCF come luogo che nel reale non c’è •LSCF come luogo della collaborazione, della condivisione, della costruzione autentica •LSCF come luogo utile 1. Quantità per fare qualità 2.Ambiente Governato sul piano organizzativo 3. e Spontaneo nei contenuti 4. Leader schip Trasparente 5. Valorizzatrice di contributi spontanei 6. Autorità mobile 7. Attività focalizzata su “prodotti” 8. Target e tema focalizzato 9. Identità riflessa come Appartenenza 10. e Autoriconoscimento I nostri valori ossia: 11. Le diversità 12. I moti spontanei 13. L’utilità 14. Alleanza contro vs. Alleanza per 15. Mediazioni vs. condivisione firmato •www.lascuolache funziona.it •www.manifestoinsegnanti.it Grazie per la vostra partecipazione Antonella Dall’Omo Gianni Marconato ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Dalle slide si può evincere che il nostro discorso di presentazione si è distinto in due momenti sostanziali: quello in cui si è detto per l’appunto chi siamo, cosa facciamo, cosa ci distingue e cosa faremo…e quello in cui si è detto quali sono le regole che permettono un buon socialnetworking… Il nostro piccolo uditorio fatto per l’appunto di docenti venuti a sentire le novità dal mondo scuola ha assistito direi interessato e fin troppo attento a tematiche scottanti e così profondamemnte attuali come quella che riguarda lo stato dell’insegnante nel momento storico che stiamo attraversando. E’ ovviamente questo che ci ha fatto enormemente piacere, il vedere che c’è chi si interessa in modo reale e non solo virtuale e per nulla inconcludente al mondo della formazione, chi si preoccupa di vendere/recepire/condividere idee e non solo prodotti tecnologici verso i quali rimaniamo fruitori e non dipendenti, grati verso tutti quegli insegnanti che sentono il loro lavoro come un’ effettiva missione che ogni docente serio, e ce ne sono moltissimi di docenti seri, sente gravare su di sè, contro una politica che grazie a certa disinformazione e vilipendio mediatico ha contribuito a gettare discredito, prevenzione e condanna verso una professione che è il mestiere , se non il più bello (perchè ognuno dovrebbe potere pensare al proprio lavoro come al più desiderabile), senza dubbio il più importante per il futuro della società antonella dall’omo 0.000000 0.000000