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Una merenda toscana

Da Ariannarossoni

La merenda nell’immaginario di tutti noi è una piccola pausa dolce o salata da concedersi a metà pomeriggio: tornavamo a casa dall’asilo o dalle elementari, e la mamma ci accoglieva con un succo di frutto e qualcosa da mangiare!
Ci sono diversi modi di fare merenda, sani e meno sani, golosi e meno golosi, per necessità o per sfizio. Molte persone non fanno lo spuntino a metà pomeriggio senza accusare maggiore fame a cena, mentre per altri inserire un piccolo snack è importante per evitare l’iperfagia serale o la fame nervosa.

Lo sapete che il termine merenda deriva dal gerundivo latino di un verbo e che significa cose da meritare? E cosa si può meritare di più di ciò che si è fatto con le proprie mani?
Ho chiesto a Federica F., mia paziente, il permesso di pubblicare la sua ricetta e la sua foto dei cantuccini, modificando qualche ingrediente per rendere questi biscotti della tradizione toscana più sani e consapevoli possibili. Io li avevo preparati prima di Natale, ed erano stati velocemente spazzolati!

Perché vi propongo i cantuccini come merenda? Non perché sia consigliabile mangiare ogni giorno biscotti come spezzafame! Ma perché ogni tanto si ha bisogno di qualcosa di più goloso, magari da condividere con un’amica o con la mamma, o magari perché si ha avuto una sessione d’allenamento particolarmente impegnativa che una mela non basterebbe a compensare. Oppure, perché stiamo cercando qualcosa di buono da preparare per gli amici dei nostri figli, che verranno a casa nostra a fare i compiti.
I cantuccini sono biscotti con un carico glicemico medio, migliori rispetto a biscotti secchi e frollini nell’equilibrare la glicemia e il rilascio di insulina. Si mantengono a lungo, quindi ne possiamo preparare un paio di teglie per poi conservarli in una scatola di latta: da usare per la colazione, come merenda un paio di volte a settimana, o da offrire agli ospiti con il caffè.

Ho pensato ai cantuccini anche per un altro motivo, e di questo devo ringraziare Graziano, un amico alpinista di mio papà che ogni volta che va in montagna si mette qualche cantuccino nello zaino. Amanti degli sport d’alta quota in lettura, ci avevate mai pensato? Quando si va a fare escursioni, quando si scia, quando si va ad arrampicare o si fa vero e proprio alpinismo un fattore limitante è proprio il cibo: deve essere sufficientemente agevole da essere messo nello zaino senza rompersi, senza occupare troppo spazio e senza marcire (nel caso in cui la nostra uscita durasse più giorni). Queste richieste escludono tantissimi alimenti: la frutta fresca può ammaccarsi o occupare troppo spazio, il pane diventa duro, i crackers si rompono. Ci vengono in aiuto alimenti di poco volume ma altamente energetici: frutta essiccata (fichi, prugne, albicocche), frutta secca (noci, mandorle, nocciole) e… cantuccini, duri ma nutrienti, magari da intingere nel tè che abbiamo messo nel thermos per scaldarci!

Vi ho convinto con tutte queste spiegazioni o bastava dirvi che sono de-li-zio-si? :)

Cantuccini di Federica

CantucciFede

Ingredienti (circa 40-45 cantuccini)


2 uova biologiche
130 g di zucchero di canna integrale
300 g di farina di avena o di farro
70 g di cioccolato fondentissimo
70 g di mandorle
30 ml di latte di mandorla o di riso
Cannella come se piovesse
½ bustina di lievito biologico per dolci

Preparazione 

Sbattete le uova e lo zucchero con le fruste per qualche minuto; tagliate grossolanamente a coltello le mandorle e il cioccolato (i pezzi si devono sentire!) e aggiungeteli al composto di uova insieme con il latte. Incorporate pian piano la farina ben setacciata con lievito e cannella: dovrete ottenere un impasto non troppo duro. 
Su una teglia stendete un foglio di carta da forno, e formate quattro filoncini con l’impasto dei biscotti. Infornate in forno statico e preriscaldato a 180°C per 20 minuti. Estraete la teglia, tagliateli nella classica forma obliqua dei cantuccini e lasciate tostare per altri 5-10 minuti a 180°C: controllate la colorazione e non lasciateli bruciare!

cantucci


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