L’incredibile storia vera di un artista incarcerato in Iran a causa di un disegno. Oggi esule a Parigi, l’autore Mana Neyestani è diventato una bandiera della libertà d’espressione e un noto portavoce della lotta per i diritti negati nel suo Paese. Una vicenda e un libro che ricordano sotto diversi aspetti il bestseller “Persepolis” dell’iraniana Marjane Satrapi e i casi della persecuzione delle “vignette di Maometto” e di diversi artisti, disegnatori, graphic journalists minacciati per il loro lavoro.
Villa Soragna a Collecchio ospita per la prima volta in Italia una selezione originale delle vignette di Mana Neyestani e Kianoush Ramezani, due tra i più celebrati autori satirici iraniani, oppositori del regime degli ayatollah, perseguitati in patria e costretti a riparare nell’esilio europeo, da dove continuano con le loro vignette fulminanti e amare a far sentire la loro voce, in un dialogo ininterrotto con la patria perduta: come una nuova eco al richiamo di rivolta lanciato dai tetti di Teheran.
Le testimonianze di Mana Neyestani, Kianoush Ramezani e quelle di molti altri esuli come loro, figli della rivoluzione tradita del 1979 e giovani rifugiati del Movimento Verde: le speranze, gli errori, le disillusioni di due generazioni di iraniani a confronto, negli estratti in anteprima dal documentario in lavorazione Revolution on the carpet di Martina Castigliani e Francesco Alesi.
Ecco alcune vignette.
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