Magazine Cultura
Mosca nella palude “Ultrafuck” Una mosca è volata fino alla mia palude, ma non sto parlando di insetti, né di qualcosa che ha che fare con un film di David Cronenberg, se non per la follia. Sto parlando di una band. E che band. I Mosca nella palude sono un gruppo toscano composto da Giovanni Belcari, Luca Benedetti, Daniele Belcari, Giacomo Tongiani, Daniele Cecconi e Andrea Coco e hanno pubblicato da poco il loro valido album d’esordio “Ultrafuck”, che si segnala per un gran titolo e… basta. Ah no, c’è anche la musica.
Il loro genere di appartenenza è il rock, però declinato in una maniera assolutamente personale e assolutamente pazza. La prima cosa che colpisce di questi ragazzi è proprio il loro essere fuori. Fuori, nel senso di fuori di testa, e lo dico come complimento. Lo so, non sono bravo a fare i complimenti, da questo punto di vista ho ancora ampi margini di miglioramento, però in questo caso va intesa come una cosa positiva, molto positiva. E sono fuori non solo di testa, ma anche dalla musica che va oggi per la maggiore. I Mosca nella palude non hanno infatti molto in comune con la scena indie attuale, né tanto meno con le molte lagne neo-folk che sono tanto cool, non si capisce bene perché, in questi tempi malati. Il loro è un rock che va a richiamare soprattutto sonorità popolari a cavallo tra fine anni ’80 e primi ’90. Cose come i Faith No More di Mike Patton, uno dei gruppi più fuori (anche qui lo intendo come complimento) nella storia della musica. Qua e là emergono inoltre inflessioni funk-rock alla Primus e alla Red Hot Chili Peppers, qualche influenza metal e nu-metal tra Korn e System of a Down e pure un pizzico di hip-hop alla Beastie Boys, il tutto riletto in chiave inedita e insana. La giovane band possiede ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto dovrebbe sviluppare meglio il suo lato melodico, anche se magari non è tra le sue principali priorità, però la sua proposta suona talmente fresca e devastante che si può anche chiudere un occhio su questo aspetto e aprire tutte e due le orecchie. Detto in altre parole: “Ultrafuck” dei Mosca nella palude possiede un suono crossover ad alto grado di figosità, da suonare possibilmente a un volume da arresto. Detto ancora in altre parole: io vi consiglio di ascoltarli. Se volete approfondire la loro conoscenza potete sentire qualche loro pezzo su ReverbNation, acquistare il loro album QUI, oppure seguirli sulla loro pagina Facebook, oltre a beccarvi il loro video per il pezzo "Beastie Toys" qui sotto. Buon tuffo nella palude della follia! (voto 6,5/10)
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di...
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 - h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti:... Leggere il seguito
Da Letteratitudine
CULTURA, LIBRI -
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
Predestination
Anno: 2014Durata: 97'Distribuzione: NotoriousGenere: FantascienzaNazionalita: AustraliaRegia: Michael Spierig, Peter SpierigData di uscita: 01-June-2015I... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
I sassaresi NASODOBLE tornano col nuovo singolo “Cazz boh”
«Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero» così lo... Leggere il seguito
Da Fraltoparlante
CULTURA, MUSICA -
Luglio 2015: anteprima Freddo come la pietra di Jennifer L. Armentrout
Sta per arrivare il secondo capitolo della Dark Element Series a firma Jennifer L. Armentrout per Harlequin Mondadori. Freddo come la pietra è il seguito di... Leggere il seguito
Da Erika
CULTURA, LIBRI -
Per Paul Krugman la Grecia non fallisce
di Giuseppe Leuzzi. Paul Krugman, economista premio Nobel, lo spiega stamani sul “New York Times”: la Grecia non fallisce. Non domani, se non paga il Fmi, né... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ