Comunicato Stampa
Ferenc Pintér – mostra a Milano a Spazio Tadini a cura di Michele Ulisse Lipparini, in collaborazione con Pietro Alligo. Il centro
culturale Casa Museo Spazio Tadini (Milano, via Jommelli 24 – vedi MAPPA) ospiterà Ferenc Pintér. Da sabato 14 dicembre 2013 a venerdì 10 gennaio 2014. Mastro faber dell’editoria italiana, illustratore e alchimista d’innumerevoli copertine per Mondadori, Pinter lascia il segno nel mondo del giallo, il suo Maigret rimane nell’iconografia al pari di quello di Gino Cervi, Agata Christie dev’essergli senz’altro grata presso i lettori italiani, campione di sintesi e, a un tempo, dotato di un impagabile tocco surreale. C’è poi una vena più cupa che esplode con gli autori adeguati, da Poe a Shakespeare, passando anche per manifesti anti-bellici. Ed è il Re dei fumetti neri italiani il soggetto del passaggio di Pinter nel mondo dell’arte sequenziale: quel primo piano in cui si fondono i volti di Diabolik ed Eva Kant.S’inaugura così la serie di Pocket Exhibitions – che vedono la collaborazione di Spazio Tadini e Milano Arte Expo - con un calendario fitto di mostre anche a tema fumettistico. Con l’eccezione di Pinter, la cui unica testimonianza in questo ambito sarà comunque visibile, la rotazione sarà settimanale. Se in Francia il fumetto abita normalmente i luoghi dell’Arte, qui, da noi, stiamo appena cominciando a prendere a spallate i bastioni del conformismo intellettuale, l’idea che i fumetti non siano un “prodotto per l’infanzia” sta prendendo piede molto lentamente, l’unica importante realtà museale dedicata alla bande dessinée, lo Spazio Wow, è del tutto privata. Ma si sa, le istituzioni sono sempre più flemmatiche della realtà in cui sono immerse. Lo Spazio Tadini, interdisciplinare e multimediale, oasi dinamica e mai ingessata, apre le porte e offre una superficie espositiva, già vetrina di Guttuso, Rotella, Emilio Tadini solo per citarne alcuni, al fumetto, in pianta stabile, creando così un precedente. In collaborazione con Pietro Alligo, editore con Lo Scarabeo, e collezionista ineguagliato in Italia – e ringraziando anche Mario Gomboli, direttore di Astorina, per l’illustrazione Diabolik / Eva Kant – questo ciclo di mostre sarà anche occasione di acquisto.
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