Una nonna ricorda i suoi nonni: la ruota della vita!
Da Mcc
I MIEI NONNI
Alcuni giorni fa ho sognato mio nonno (paterno). Da quando è
venuto a mancare non l’avevo mai sognato. Anche se mi capita spesso di trovarlo fra i miei ricordi (che sono
la cosa più bella che ognuno di noi ha, le cose più importanti che restano
indelebili nella tua mente).
Ho avuto il piacere è l’onore di conoscere tutti e 4 i miei nonni e la fortuna
di farli diventare anche bisnonni. Quindi la loro mancanza arriva in età
abbastanza matura,ma ciò non toglie che la sofferenza per la loro perdita si è
fatta sentire. Tutti e 4 hanno lasciato un segno ,un messaggio ,un insegnamento,
ma come dicevo prima il vissuto con una persona resta dentro di te come una foto
,che quando la riguardi ti fa ricordare tutto il contorno ,i fatti ,il periodo,
che fanno da cornice a quella foto.I miei nonni paterni per me sono stati
fantastici. Quando i miei genitori sono andati in Germania, in cerca di lavoro
per un periodo di 2 anni sono rimasta con loro, la mancanza dei miei genitori
era tanta,forse anche troppo per una bambina che iniziava la prima
elementare,ma loro con la semplicità, che li contraddistingueva, alleggerivano la mia
nostalgia . Sapevano come prendermi e l’amore che mi hanno trasmesso è stato tanto. Certamente hanno contribuito a farmi diventare la donna-mamma-nonna che sono diventata oggi.
Dai miei nonni le
feste” Comandate” iniziavano di buon
mattino con le mamme capitanate dalla nonna, che iniziavano a spiattellare in cucina. Noi bimbi ,dopo
colazione, eravamo sempre pronti a giocare. Con me i
miei cugini (alcuni arrivavano da fuori) ,altri abitavamo tutti vicino casa dei
nonni,poi si aggiungevano a noi i nostri amici di giochi e il divertimento era
assicurato. Si giocava senza tregua cambiando gioco ogni volta che qualcuno
dava segni di mal contento,cosi da poter giocare più tempo possibile. Ma l’ora di pranzo
scoccava quando mia nonna si affacciava dal balcone chiamandoci (con le mani ai
fianchi), e guai a non rispondere!Quindi si iniziava con i primi piatti e si
finiva con i dolci e la frutta secca e nessuno poteva alzarsi se nonna non
ci dava il permesso. Ma era bello stare lì tutti insieme, non ci è mai pesato.La sera poi si
passava le ore ad ascoltare mio nonno davanti la grande stufa a legna che ci
raccontava storielle o ci recitava
poesie inventate da lui in dialetto,ma nonostante stesse li ‘ fermo per ore ,le
sue mani non stavano mai ferme.
Continuava ad intrecciare delle lunghe corde
che ai nostri occhi sembravano non finissero mai;oppure delle volte faceva di
tutto per fare arrabbiare mia nonna scatenando in noi bambini delle sane risate
vedendo diventare la nonna paonazza(magari lei davvero se la prendeva ma per
noi essere complice del nonno stare al suo gioco era bello). Nonostante il suo
lavoro lo portava spesso fuori casa(delle volte anche una settimana intera), e di sicuro tornava molto stanco, la sera che era a casa aveva sempre il
piacere di stare con noi nipoti(eravamo 9sempre presenti,3 abitavano lontano,e
gli altri 3 sono arrivati un po' di tempo dopo perdendosi la parte più bella
dei nonni). La sua serenità ,la saggezza e la dolcezza che ci trasmetteva a
fatto si che ,tutti noi pendevamo dalle sue labbra. Non ricordo abbia mai
rimproverato nessuno di noi, il suo modo per farci capire che qualcuno di noi
stava sbagliando, era il suo sguardo scuotendo due dita con la mano alzata. Mentre mia nonna si occupava dei figli, di mandare avanti una grossa
famiglia(quando io ero piccola l’ultimo dei figli era ancora uno studente), nonostante sia stata a detta dei figli molto
severa, con noi era molto tenera, complice, cercava di accontentare tutti. Aveva
sempre tempo per tutto, non ricordo abbia mai detto di no ad uno dei nostri
desideri. Ho il bellissimo ricordo delle domeniche: era lei a portarci in chiesa, ed era fiera di
tutti noi( eravamo almeno in 4\6 ). E se per caso cominciavamo a litigare per cose inutili esordiva con”non vi porto più con me”. Ma come
se non fosse mai successo niente, la domenica dopo eravamo pronti vestiti di tutto punto ad aspettare la
nonna. La nostra era ed è una famiglia numerosa. Dopo che mio nonno è venuto a mancare
le riunioni di famiglia allargata attorno al banchetto domenicale non ci sono più state. Un’anno prima che anche mia nonna
ci lasciasse abbiamo organizzato una cena con figli, nipoti, e figli dei nipoti
,eravamo più di trenta (considerando che tanti miei cugini sono fuori sede)ma
per lei avere la sua famiglia riunita, anche se in parte, è stata una gioia. Mentre scrivo per
un attimo ho rivissuto quei giorni di tanto tempo fa...Le nostre riunioni adesso sono con i miei genitori, mio fratello e mia sorella con rispettivi figli. Riusciamo a stare tutti insieme a Natale: arriviamo
ad imbandire la nostra tavolata con 16 posti a sedere +un seggiolone (la mia nipotina). Tutta
questa voglia di stare insieme è stata inculcata da chi prima di noi ha creato una
famiglia e ci ha insegnato a credere nei valori sani della vita e della famiglia.
GRAZIE NONNI perché da lassù anche voi fate parte
delle nostre riunioni.
Adesso mi ritrovo ogni anno per il giorno della
commemorazione dei defunti, felice di poter fare finalmente io qualcosa per voi.Mi
piace pensare che vi faccia piacere quel fiore sulla vostra nuova casa ve
l’abbia portato io.
Con amore infinito vostra nipote che è diventata nonna e cerca si seguire l'esempio meraviglioso che ci avete donato.
Per la rubrica nonni: Nonna N. per GioCoLanDia.
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