Una notizia del 22 novembre è stata liquidata in poche righe dai giornali pur essendo di una certa importanza: la Corte d’appello di Firenze ha dichiarato l’incompetenza territoriale per quanto riguarda il procedimento a carico del pm perugino Giuano Mignini e del poliziotto, ora scrittore, Michele Giuttari. I due, in primo grado, erano stati condannati per abuso d’ufficio in concorso: erano stati accusati di aver svolto indagini “scorrette” nei confronti di giornalisti e uomini delle forze dell’ordine nell’ambito dell’inchiesta sul Mostro di Firenze. Ora, in Appello, la corte ha dichiarato nulla la sentenza di condanna, il giudizio di primo grado, l’udienza preliminare, l’esercizio dell’azione penale e l’avviso di conclusione delle indagini. Insomma, tutto il procedimento è stato azzerato e la corte di Firenze ha trasmesso gli atti alla Procura di Torino per quanto di competenza. Si tratta di una sentenza non impugnabile.
La notizia è importante anche perché Giuliano Mignini è stato il pubblico ministero del processo contro Amanda Knox e Raffaele Sollecito. L’indagine a cui era stato sottoposto e la condanna in primo grado sono state molto citate, ovviamente soprattutto dai suoi detrattori, durante i mesi del durissimo processo di Perugia. Quell’indagine e quella condanna sono state ora totalmente annullate.