L'anoressia e la bulimiasono due disturbi del comportamento alimentare davvero molto diffusi, diffusi soprattutto nel mondo della moda e sulle passerelle dove ogni anno vediamo sfilaremodelle magrissime, modelle che non possono di certo dirsi in salute.
Una vera e propria rivoluzione curvy sta per fortuna prendendo piede in ogni angolo del mondo, ma è necessario che arrivino anche delle leggi per tutelare la salute delle donne: non tutte le modelle vorrebbero infatti essere così magre, magari non vorrebbero essere modelle di taglie forti ma quantomeno vorrebbero potersi sentire in salute.
Una nuova legge contro l'anoressia arriva da Israele: la legge prevede infatti che possano salire in passerella solo modelle che hanno un indice di massa corporea pari o superiore a 18,5. L'iniziativa israeliana ha preso il via grazie alla dottoressa Rachel Adatto che ha infatti portato alla luce come l'anoressia e la bulimia portino ogni anno a numerose morti che invece sarebbe potute essere evitate. Non solo, la nuova legge permette alle famiglie di tutte le ragazze che sono decedute a causa di queste due malattie, di fare causa alle aziende che offrono ogni anno canoni di bellezza eccessivi ed esasperati. La legge infine obbliga tutte le riviste ad indicare in modo chiaro e molto esplicito i casi in cui una fotografia sia stata ritoccata per rendere il corpo della modella più magro, una sorta di avvertimento per tutti i lettori che così possono comprendere che quel corpo non è reale, che si tratta solo di una finzione. Un agente di moda israeliano, Adi Barkan, si è detto davvero molto favorevole a questa nuova legge ed ha affermato: "è giunto il momento di scacciare dai cartelloni pubblicitari quegli scheletri umani, basta essere dei criminali". La speranza è che un porvvedimento di questa tipologia arrivi anche in ogni altro angolo del mondo, la speranza è che l'anoressia possa finalmente uscire dal mondo della moda e dalla vita di ogni donna, la speranza è che la rivoluzione curvy porti i suoi frutti e che le donne possano imparare a vivere in pace con se stesse e con il loro corpo. (notizia tratta da questa fonte. Non ho alcun diritto sulla notizia)