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Una nuova struttura “stay-behind” per l’esercito russo? Putin smentisce

Creato il 02 aprile 2012 da Alessandroronga @alexronga

Tank russiDopo la turbolenta campagna elettorale per le Presidenziali del 4 marzo, caratterizzata da frequenti manifestazioni di piazza spesso sfociate in incidenti tra la polizia e i militanti dell’opposizione, Vladimir Putin starebbe pensando di costituire una sorta di Guardia Nazionale, a cui verrebbero affidati compiti di salvaguardia dell’ordinamento costituzionale da non ben specificate minacce interne ed estere. Lo scrive oggi il quotidiano indipendente Nezavisimaja Gazeta, che cita fonti del Ministero della Difesa. Della nuova struttura congiunta andrebbero a fare parte forze di sicurezza del Ministero dell’Interno, divisioni dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica (incluse quelle aviotrasportate), nonchè personale dei Vigili del Fuoco e del MCS (la Protezione Civile russa): tuttavia la Nezavisimaja non fornisce molti dettagli su come tutti questi corpi militari, civili e di polizia potranno operare in maniera congiunta, nè spiega il perchè del nome “Guardia Nazionale”, visto che non si fa menzione della presenza di riservisti (che invece è la caratteristica della Guardia Nazionale statunitense).

Sarebbe invece già stato deciso a chi affidare il comando della nuova struttura: si tratterebbe del generale Nikolaj Rogozhkin, attualmente a capo delle forze di sicurezza del Ministero dell’Interno (quelle che, per intenderci, operano anche in Cecenia, Daghestan ed Inguscezia), che in precedenza era già stato candidato alla nomina a Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, poi da lui stesso rifiutata perchè – secondo la Nezavisimaja – già allertato per l’imminente nomina a capo della Guardia Nazionale.

Nell’articolo vengono elencati anche i possibili motivi che sarebbero dietro tale decisione: dalla necessità di disporre di un’organizzazione stay-behind in grado di proteggere le istituzioni e di entrare in azione in caso di minaccia per l’ordinamento costituzionale (e non sappiamo fino a che punto le rivolte di piazza dei mesi scorsi abbiano avuto un peso in tutto ciò), all’esigenza di rendere più snelle e flessibili le forze armate russe.

Intanto, nel tardo pomeriggio Vladimir Putin ha seccamente smentito di voler costituire una qualsivoglia nuova struttura paramilitare: “Le affermazioni secondo le quali Putin starebbe lavorando alla creazione di nuove tipologie di forze speciali sono prive di fondamento”, ha dichiarato il neoeletto presidente tramite il suo portavoce Dmitrij Peskov.


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