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Una parrucca per i pazienti dell’ IOM

Creato il 04 febbraio 2014 da Makinsud

ospedale viagrandeNell’istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM) di Viagrande parte il progetto “Parrucche“, un progetto rivolto a sostenere tutte le donne siciliane e non solo che si sottopongono ai cicli di chemioterapia. L’iniziativa nasce dall’associazione Cancro Primo Aiuto che ha avuto l’idea di mettere a disposizione delle pazienti che affrontano la chemio, delle parrucche, con l’obiettivo di ridurre il trauma e il disagio della perdita dei capelli. Come sappiamo la chemioterapia è un trattamento terapeutico molto doloroso e per le donne che subiscono tutti gli effetti collaterali, perdere i capelli risulta essere quello più traumatico e sconvolgente. L’associazione che non è a scopo di lucro, per far affrontare le cure con minor fatica e imbarazzo ha deciso di donare in modo totalmente gratuito una parrucca di ottima fattura a ogni ricoverata. Con l’aiuto e il sostegno di acconciatori e volontari, le donne hanno la possibilità di scegliere la parrucca tra diversi modelli e colori, in base ai propri lineamenti e preferenze.

Il progetto è nato qualche anno fa nelle strutture ospedaliere della Lombardia e si è poi diffuso velocemente in tutta Italia. Nel corso del 2013, 20 mila pazienti hanno avuto rapporti con l’associazione per un totale di oltre 40 mila prestazioni e nello stesso anno sono state distribuite quasi 1.300 parrucche. L’associazione è convinta che se la malattia dei ricoverati viene resa meno dura e faticosa, la guarigione può avvenire in modo più sereno e addirittura in tempi più brevi. Il loro motto non a caso è: “Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”. L’ospedale di Viagrande  da sempre include  fra i suoi obiettivi l’umanizzazione del percorso del malato, quindi

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si pone a favore di qualsiasi iniziativa per la cura e la salvaguardia del paziente anche nell’aspetto psicologico, dove il trattamento medico non può arrivare.

Di associazioni così che ogni giorno lavorano e lottano per la serenità del paziente da nord a sud, da est a ovest ne contiamo a centinaia, ma forse il vero grazie lo dobbiamo all’artefice di tutto questo nonché Patch Adams, ideatore della terapia del sorriso detta anche clownterapia. Se dal 1983 fino ad oggi questo tipo di terapia viene ancora adottata come base di operato da parte dei volontari, il merito è solo dei suoi risultati sempre positivi.


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