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Cari amici,
chi di voi mi conosce minimamente, sa quanto sia allergica al matrimonio ed alle tradizioni in genere.
Ahimè, il mio ragazzo ed io stiamo insieme da 5 anni e conviviamo da 3.
E quest’anno a Pasqua è successo l’irreparabile, l’incubo di ogni donna: i genitori del mio lui (che fra l’altro sono calabresi) sono venuti a stare da noi per qualche giorno.
Ho cercato in tutti modi di evitare l’inevitabile, ma ahimè non c’è stato niente da fare.
Per cercare di avere un aspetto quanto meno presentabile sono andata dal parrucchiere il giorno prima che arrivassero.
Un parrucchiere super chic all’ultima moda (che a guardarlo da fuori sembrava una gioielleria).
Mi lascio andare e per cambiare un po’ look e gli chiedo di farmi dei riflessi biondo chiaro e di aggiustarmi un po’ il taglio.
Amici miei, appena mi toglie le cartine dalla testa mi viene fuori un colore osceno.
Un rosso fuoco alla Jessica Rabbit che tutto mi dava tranne l’aspetto della brava ragazza…
Mi guardo allo specchio, mi sbianco e gli dico di togliermi immediatamente quel rosso osceno da testa.
Il parrucchiere cerca di convincermi dicendo che è un colore giovanile che si addice ad un’artista come me, ma io gli impongo di rifarmi il tutto.
Sfortunatamente però in quel momento entra mia madre dal parrucchiere, mi guarda e comincia a gridare: “Mamma mia che c… che sei diventata, ma questo è un parrucchiere o uno scarparo?”.
Non vi dico la vergogna che ho provato in quel momento…
Il secondo colore, fortunatamente è andato bene ed almeno il capitolo del parrucchiere si è chiuso.
Successivamente, mia madre mi prende in disparte e mi comunica, come se niente fosse, che siccome sono 8 anni che sto con questa persona è il caso di trascorrere il giorno di Pasqua tutti quanti insieme.
Non vi dico il panico, io odio queste cose (e fino ad un paio di anni le odiava anche mia madre, ma evidentemente la vecchiaia è una brutta bestia).
Cerco di scappottarmela in tutti i modi: le dico che così facendo al povero papà mio (che pensa ancora che io sia una verginella in fasce e che abbia due anni) gli sarebbe venuto un infarto.
Ma nulla, mia mamma è stata irremovibile: ha detto che ormai ho 30 anni, che devo mettere la testa a posto ed altre c… simili.
Armata di Valeriana, il giorno di Pasqua andiamo tutti allegramente a casa dei miei.
Parlando viene fuori che il fratello del mio ragazzo convive con la ragazza da due anni ed ora lei aspetta un bimbo.
Io comincio a sbiancarmi ed a riempirmi un bicchiere di vino che bevo quasi a vetro.
Cerco di stare calma, ma comincio a sudare….
Fra una portata e l’altra trovo mille scuse per andare avanti e indietro e cerco rifugio in camera di mia sorella (che ha 19 anni e che non vi dico come mi ha presa per il bip….).
In un modo o nell’altro la serata finisce ed io mi illudo di essere salva, ignorando che il peggio doveva ancora avvenire….
Infatti, a Pasquetta (cioè oggi) i genitori del mio ragazzo ed io siamo andati a fare un giro per i negozi di Napoli.
(Il padre del mio ragazzo è iperattivo non sta fermo un secondo ed in questi due giorni avevo i piedi grossi e gonfi come quelli di un elefante).
Passeggiando, viene fuori il discorso convivenza-matrimonio.
Mia “suocera” afferma convinta che se a convivere fossero le sue due figlie femmine lei non sarebbe d’accordo.
Perché oggi gli uomini usano le donne, non hanno buone intenzioni e bisogna stare attenti….
Alche il mio ragazzo ed io (in contemporanea) diciamo:” Attenti? E di che che le gemelle hanno 20 anni a testa?
Poi continuiamo dicendo che è giusto che prima di sposarsi ci si conosca prima da tutti i punti di vista…
Mia suocera ribatte dicendo: “E si, che siamo come dei cocomeri da assaggiare prima di comprare?”.
A questo punto, a noi una risata scoppia spontanea. (Sinceramente non mi sono mai sentita come un cocomero….).
Cerchiamo di spiegarle che i tempi sono cambiati ed il mio ragazzo le dice che oggi le donne vivono il sesso esattamente come gli uomini.
Lei comincia a dire che nelle grandi città è diverso perché le donne sono più emancipate, mentre quelle di paese sono più ingenue…
In pratica mi ha delicatamente dato della… “ragazza emancipata”…
Ed io le ho risposto: “Meglio emancipata che cornuta….”.
A questo punto siamo scoppiati tutti a ridere.
Ora, grazie a Dio la Pasquetta è finita, sono andati via e tutto è tornato alla normalità.
Eppure, nonostante tutto, sono bravissime persone che mi vogliono bene ed il tutto sarebbe potuto andare molto peggio.
Ma io continuo a non capire il senso di tutte queste formalità che complicano la vita ed i rapporti.
Comunque sia sono contenta di essere riuscita a sopravvivere al tutto e, nonostante tutto, continuo a non sentirmi un cocomero…..
Auguri a tutti!