Una passeggiata di salute a Sydney

Creato il 10 dicembre 2010 da Treasures

Oggi devo smaltire i fumi del weekend e allora mi do alla natura…vado a passeggio per Sydney, per respirare un po’ di aria buona! Detto così suona strano, perché nelle grandi città in genere c’è smog e le infrastrutture soffocano l’uomo con il loro susseguirsi di cemento, costruzioni, automobili e caciara infame.Sydney non è così! L’aria profuma di eucalipto e nonostante i grattacieli qui la natura c’è, la senti, la respiri ed è anche un po’ esotica. Forse perché lungo le strade non ci sono pioppi e castagni ma palme e ibischi. Fa caldo, il vento è a forza 3 e il sole si riflette all'infinito sulle acque della baia e poi sulle facciate dei grattacieli lucidi del centro.

       

Sydney è grande, luminosa, ariosa. E' una città che luccica. I vetri dei grattacieli non sono anneriti dalla polvere, e brilla persino l'acciaio delle tensostrutture. Praticamente, uno specchio.

Il traffico è intenso e ordinato, anche sul marciapiede. Hanno tutti una gran fretta. Molti indossano abiti colorati e dal taglio fresco. Nessuno è abbronzato. Strano, con questo sole. Migliaia di volti orientali. A frotte. Tutto sembra straordinariamente nuovo ed efficiente. I semafori emettono un segnale acustico, un velocissimo e acuto bip-bip che si ripete a ogni angolo di strada. Quanta gente… Non è che abbia visto in giro molte persone anziane, però. Anzi, per la verità, non ne ho viste proprio. E non ho visto nessuna persona disabile. In un flashback rivedo la Spagna e le viuzze di Salamanca, piene zeppe di giovani e anziani, carrozzelle, ognuno a passeggio, senza fretta. Qui, no! E certo! Non c'è abbastanza tempo per attraversare la strada! E' un esercizio ginnico: si chiama Attraversamento Estremo. Giuro che nemmeno in Giappone è così estremo! In uno scarto di tempo minimo ci si lancia e in pratica si corre per raggiungere l'altra parte della strada. Ho passato una settimana con il cuore in gola e in preda allo stress da Attraversamento Estremo, soprattutto quando tornavo all'ostello dopo aver fatto la spesa, con borse da tutte le parti. Bisogna davvero scattare, con questo bip-bip assordante nelle orecchie, e nemmeno un accenno rassicurante dall’omino verde che scompare dopo un nanosecondo, seguito da quell’altro odioso omino rosso che lampeggia minaccioso. Ma le bici, dove sono? C'e' una sola pista ciclabile, poverina, tutta deserta. Il fatto è che gli australiani non usano tanto la bici. A parte gli avventurosi turisti europei (leggi: tedeschi!) e qualche salutista locale, è quasi impossibile avvistare un ciclista.
In altre parti dell'Australia, come ad esempio in Queensland, le cose vanno un po' meglio. Ci sono interi percorsi ciclabili e un turismo dedicato. E tutti quelli che vanno in bici indossano un caschetto di protezione, anche per fare un metro di strada: altrimenti c’è una multa di 75 dollari. Ci rendiamo conto? Il casco in bici! Ma quando mai?
 L’Opera House
Il vento soffia forte dal mare, è il Maestrale. Mi muovo in direzione dell'Opera House, l'affascinante simbolo di questa città, quell'insieme di vele perlescenti e argentate riflesse sul mare incorniciato da un ponte maestoso, il Sydney Harbour Bridge. Incredibile, l’Opera House, una vera icona.
A me ricorda tanto il casco di Darth Vader!

Sembra anche un po’ un’escargot gigante (orrore) ecco, non dovevo dirlo, adesso mi sono intristita, perché le escargot non mi piacciono, mentre l’Oprea House sì, e tanto. E’ fantastica!Poi la passeggiata verso l'Opera House è indimenticabile.
Attraversando i quartieri storici della città, The Rocks (dove troverete i pancakes originali, direttamente dalle ricette dei primi prigionieri inglesi approdati qui) si ammirano splendidi edifici coloniali, e si possono anche fare incontri interessanti. La gente ti saluta con il sorriso, regna un’atmosfera cordiale e vacanziera, anche se è lunedì.
Nei paraggi un meraviglioso e gratuito museo d'arte contemporanea, fontane d'acqua fresca, bagni pubblici impeccabili, mercatini e artisti di strada. Una ragazza alta come me che riesce a entrare in una scatola di cristallo grande come una cassa di angurie…E’ Bend-Emi! La reincontrerò tra un anno e mezzo al festival di strada di Fremantle, e andremo a berci una birra insieme all’uomo più tatuato del mondo.Una mezz'ora a piedi ed ecco il panorama più bello della città. Basta attraversare un parco pubblico dove tutti fanno footing e ti salutano, i bambini giocano con i pappagalli e gli opossum, ci sono i baobab e gli alberi di frangipani. Qualche angolo particolarmente pittoresco è prenotato per un party di nozze da uno sceicco di Dubai. Nessuno gioca a pallone, e non ci sono cani. Non si può fumare, non si può fare chiasso, non si può far nulla che possa arrecare disturbo o rovinare la quiete di tutti. A piedi nudi!In questo quadro idilliaco, è arrivato il momento di assaporare una delle esperienze più piacevoli e terapeutiche che l'Australia possa offrire: camminare a piedi nudi. Via le scarpe! Io l’ho fatto! Ho tolto le scarpe e ho camminato per un tempo indefinito sull'erba, sul sentiero, per le stradine e poi giù, fino alla fine del parco. Nessun rifiuto per terra, tutto pulito, i cassonetti in fila per la raccolta differenziata, Ranger vestiti di bianco in mini auto elettriche a controllare che tutto fili liscio. Neanche un mozzicone per terra, o una cartaccia. Non una.
Ho notato che non ero l'unica a essere scalza. E’ una cosa così naturale in fondo…
Camminare a piedi nudi, in una città di quattro milioni di abitanti!


Siete pronti per la vostra passeggiata a piedi nudi a Sydney? Si arriva qui da Milano con Thai Airways, Cathay Pacific e Emirates. Non vi consiglio Emirates, l'ultima volta con loro ho volato malissimo. Thai consigliatissima! E se avete tempo e non temete il caldo tropicale, Esplorate Bangkok, dove farete scalo.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :