Il calcio russo, sebbene con le sue contraddizioni, sta da qualche anno affiacciandosi prepotentemente sulla scena europea, soprattutto grazie al supporto finanziario di alcuni magnati locali.
Ma adesso le cose potrebbero cambiare, in peggio: è stata recentemente presentata alla Camera Bassa del Parlamento una proposta di legge che porterebbe ad un divieto per le aziende statali di finanziare le squadre sportive professionistiche. Due nomi su tutti: Gazprom e Rosneft.
Se il testo dovesse passare, l'impatto potrebbe essere devastante: tre delle prime quattro squadre della massima serie russa sono di proprietà o sponsorizzate da aziende di proprietà statale, ma anche gli altri club sarebbe colpiti negativamente.
Ad esempio il Direttore Generale di FC Tomsk, Artyom Fomenko, ha detto che il suo club genera tra il 85% e il 90 % del suo bilancio da Rosneft e Gazprom e che "non ci sono che molte aziende in questo momento nella Federazione Russa con fondi sufficienti per sostenere lo sport professionistico ". Nonostante le squadre stiano lavorando per identificare nuove fonti di reddito alternativo, il compito non è facile e necessita di tempo.
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