Dal blog di Arkeo - Le fonti rurali di Montegranaro sono molte e dislocate in tutto il territorio che circonda la città. Sono la testimonianza della storia del popolo montegranarese e la ragione per cui la gente si è stanziata su questi colli: senza acqua non c’è vita. Molte di esse sono ancora piuttosto ben conservate, altre necessitano di interventi di recupero e restauro, alcune sono pressochè scomparse.
Un’opera generale di recupero appare piuttosto complessa e impegnativa, difficile da realizzare con le sole forze di privati, associazione e, nella fase congiunturale attuale, anche del Comune stesso. Per questo, cogliendo l’appello del Parroco sul recupero della storica Fonte di Sant’Ugo, vorrei rilanciare una vecchia idea che già proposi qualche anno fa: ogni associazione culturale montegranarese adotti una fonte e se ne prenda cura. In una prima fase, nella quale si dovrà recuperare il più possibile i siti, sarà necessario il sostegno, sia logistico che finanziario, del Comune, dopodiché ogni singola associazione avrà il compito di curarsi della fonte assegnatagli, mantenendola pulita e attiva. Così facendo si ridurrebbero i costi e si frazionerebbero le responsabilità ottenendo anche un importante effetto relativo al sentire comune/agire da comunità. Il risultato finale sarebbe di avere tutte le fonti pulite e visitabile, creando anche un percorso storico-naturalistico di grande interesse, integrabile anche con le storiche case di terra.
Propongo quindi all’Assessore Lucentini, qualora la condivida, di farsi promotore dell’iniziativa e di convocare tutte le associazioni che vorranno parteciparvi ad un tavolo nel quale si possa stabilire come muoversi.
Luca Craia – Presidente di Arkeo