A volte penso che le prove e gli esami per me siano finiti, ma sbaglio di grosso e non ho capito niente di come va la vita. Se qualche buontempone ci ha fatto credere che dentro alle uova di Pasqua ci siano dei regali e che le colombe pasquali portano ancora l’ulivo, paragoniamoli alle cicogne che portano i bambini. Finita la Pasqua, finite le gite fuori porta, riprende domani con la ripresa della scuola un ipotetico ritmo e giro di ruota, che a parer mio non si è mai interrotto. Mi sono illusa per decenni che la mia vita fosse scandita da date certe, da compleanni ed anniversari, da funerali e nascite, da solennità impartite ed imposte, da ricorrenze storiche “per non dimenticare”, come se alcune ricorrenze fossero da ricordare più delle altre. Affermo che mai come in questo decennio ogni giorno è un avvenimento che sarà da ricordare per il resto dei nostri giorni. Ogni giorno siamo stati avvisati e parteci di situazioni paradossali alle quali forse non eravamo preparati. Ma non dovremmo mai essere pronti e ben vestiti quando ci danno certe notizie, non dovrebbe succedere che Dio si distragga così spesso e di dimentichi che ci siamo. Nasce a dicembre, muore e risuscita, se ne va in Paradiso, beato lui! e a noi fanno credere che c’è il libero arbitrio e che Lui ci lascia decidere. Ma sono sicura di quello in cui credo, quando ogni volta che ho avuto una disgrazia è andata semplicemente come doveva andare e non come speravo o volevo io con tutte le mie forze. Sarò blasfema ma miracoli in casa Schianchi non ne sono mai avvenuti, quei pochi e gioiosi avvenimenti sono stati solo attimi terminati ancor prima che io me ne rendessi conto. E se a qualcuno dei miei cari fu diagnosticato un tumore o altro, guarito non è ed io l’ho perso/a per sempre. Era ora nell’anno duemila di separarmi perchè l’alternativa era impazzire? Bene presi atto e lo feci, con tutte le conseguenze del caso per me e per un bimbo di 5 anni. Io non odio più l’ho detto migliaia di volte, non piango più perchè non mi aiuta, sto realizzando e consapevolmente mi sto rendendo conto. Ma sto lì, giro e rigiro e dico che tanto Dio si distrae spesso, che ha altro da fare, di più grande id importante, ma quei 148 esseri umani però non mi va molto giù! E noi? Noi siamo stati lì, spesso con le mani in mano o altrove, ad assistere e a stupirci dell’accaduto e a chiederci il perchè ed il percome…Potrei spaziare in mille settori, potre citare un lunghissimo elenco di nefandezze, di disastri ambientali, di uccisioni e suicidi di massa, potrei iniziare con la A e finire con la Z e sono sicura che per ogni lettera dell’alfabeto mi verrebbe in mente un fatto grave. Con le tecnologie sempre più avanzate ed i mezzi di comunicazione al limite degli ufo, abbiamo così tanto indietreggiato come intelligenza, già di per sè piuttosto scarsa, che per fare 2 +2 usiamo la calcolatrice. Se penso che condanniamo ad anni e anni di carcere persone innocenti, o colpevoli? Non si saprà mai stiamone certi…imputandogli l’uccisione di altri esseri umani, poi diciamo loro che ci siamo sbagliati. Poi ci ripensiamo e poi ci ri ripensiamo ancora, mi viene da vomitare. Se guardo i nostri politici e le linee guida che vorrebbero darci mi chiedo chi è queelo stronzo che li paga per fare i pagliacci, ah dimenticavo! Ci sono anch’io tra gl istronzi che gli danno lo stipendio e fanno sì che la loro poltrona sia comoda ed i cuscini sotto al loro culo belli morbidi. Da qui all’etenità! Se mi scappa l’occhio su un servizio diffuso dai mass media, c’è una madre che piange il figlio ucciso da un ubriacone che andava ai 180 all’ora e manco si è fermato. Osservo un’altra mamma che si dichiara innocente e dice che non ha ucciso il suo bambino, anche se le telecamere dicono il contrario di tutto quello che lei afferma o ricorda, e forse ora anche il marito è perplesso e non sa più a chi credere. Ascolto di done bellissime uccise dai mariti, forse perchè così belle? Sfigurate dall’acido, ma anche di ragazze che stanno imparando a farl oagli ex fidanzati….Ma dove siamo gente?? ed io? Io da sola non posso caricarmi il peso di tutto, sono però arrabbiata perchè non posso fare niente per cambiare e stoppare questa epidemia che non avrà mai fine. So che non mi piace più questo gioco e le sue regole, anche se m’incavolo forte e lo scrivo per sfogarmi, perchè in certi giorni vedo meglio che in altri, capisco che più in là di tanto non posso andare! Ma perchè la vita va così a rotoli, perchè il buon senso è stato sporcato, le regole della civiltà son ostate seppellite sotto coltri e coltri di morti? Come mai psichiatri, medici, dirigenti di una compagnia aerea o navale, non denunciano la grave malattia che si cela dentro all’anima di un ragazzo, che dovrebbe pilotare un aereo vero, mica un modellino! per trasportare persone vere, non bambolotti di plastica? E sapevano tutto e tacevano, è orribile! Genitori compresi sapevano e permettevano, tutti colpevoli e consenzienti….Trentadue persone morte sulla Concordia tre anni fa, processi penosi che non hanno mai fine, costi altissimi per noi imbecilli, che muti e sbigottiti davanti alla tele, sbadigliamo e al massimo facciamo due ruttini di digestione? Le altre centoquarantotto anime, convinte di tornare a casa, sono andati in briciole letteralmente su di una montagna. In un giornale di Parigi, in un museo a Tunisi, nel deserto le teste saltano come fossero fette di anguria, e noi pensiamo a cosa mangiare per non ingrassare, a cosa indossare per sembrare più attraenti, a cosa cazzo scrivere per interessare di più a chi? Per cosa? La Pasqua è stata pesantissima, però mi è servita per ritirarmi nel mio nido e guardare tutto ciò che mi circonda con occhi diversi e spirito molto più critico. Domani è un altro giorno e ci aspetta una prova grande, una prova di coraggio e di dignità al di sopra di ogni ragionevole forza fisica. Ma la dovrò trovare sta grinta cattiva se voglio arrivare a domani sera, ma è difficile tirarla fuori quando sai che forse non vinci la partita. La vita è un soffio che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia diceva quel tale di Zocca, io non so se riuscirò domani a non cadere vittima inerme dello tsunami. Ci aspettava dietro all’angolo questa prova grande, superiore a qualsiasi cazzata il mondo esterno mi abbia fatto bere sino ad oggi. Domani 8 aprile 2015, non lo dimenticherò più, comunque vada so che non sarò più la stessa di oggi mentro sto scrivendo in modo molto approssimativo, ciò che mi scoppia dentro. Se mi schianterò e se l’esame non sarà superato, chiedo almeno di non accorgermene e di fare finta che sia un giorno normale come tutti quelli che ho vissuto sino ad oggi, nel quale alle sette suonerà la sveglia, mi alzerò, preparerò la colazione e porterò la bimba a scuola…
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