Non finiremo mai di stupirci di come le armi della retorica della BCE siano così variegate e forniscano nuovi spunti di commento ad ogni riunione.
Si è così scoperta una nuova forma di forward guidance: quella qualitativa.
È la strategia attuata dalla Banca Centrale Europea, che si differenzia da quella di tutte le banche centrali mondiali, che attuano ormai una tattica quantitativa. I membri della BCE non intendono quindi fissare parametri di tipo quantitativo, come ad esempio tasso obiettivo di disoccupazione e/o inflazione, ma si limiteranno ad osservare se gli andamenti dei tassi di mercato siano ingiustificati, alla luce delle analisi macroeconomiche. Solo in questo caso potrebbero esserci reazioni di politica monetaria. Notiamo in queste affermazioni molto del pragmatismo di stampo teutonico, avverso per natura a fornire aperture verso politiche di matrice anglosassone.
La vera novità della giornata in realtà consiste nel fatto che la BCE sta puntando l’attenzione sul problema dell’eccesso di riserve.
La banca centrale sta monitorando attentamente la riduzione della liquidità in eccesso nell’Eurosistema e le sue implicazioni sull’andamento dei tassi a breve termine. I rimborsi delle operazioni di LTRO ed altri fattori tecnici, stanno portando il livello delle riserve in eccesso vicino alla soglia dei 200 mld di euro, soglia che il mercato ritiene una barriera sotto la quale si innescherebbero rialzi dei tassi a breve termine. Naturalmente il Governatore ha minimizzato, sostenendo che l’autorità monetaria è pronta ad intervenire nel caso in cui la normalizzazione della liquidità avvenga in maniera disordinata e frammentata. In quel caso è pronta per un intervento sui tassi ufficiali. La BCE cerca di rassicurare i mercati, segnalando che non vuole tensioni sulla curva monetaria.
Alla luce dell’andamento del ciclo economico, non solo europeo, riteniamo piuttosto improbabile un taglio dei tassi, anche se i membri del comitato direttivo hanno valutato con molta prudenza l’attuale ripresa in atto in Europa.
Ci aspettiamo invece interventi di tipo tecnico sulla liquidità, (LTRO) entro la fine dell’anno, con lo scopo di ridurre la frammentazione in atto e prevenire la volatilità dei tassi a breve termine.
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