Una questione personale
Serie Personal
di K.C. Wells
Titolo: Una questione personale
Autore: K.C. Wells (Traduttore: Martina Nealli)
Serie: Personal
Edito da: Selfpublished su Amazon
Prezzo: cartaceo 6.65 €// ebook 3.29 €
Genere: M/M romance
Pagine: 400 p.
Trama: Blake non ha ancora dichiarato al mondo di essere gay, né intende farlo. Perché se suo padre lo scoprisse, potrebbe perdere tutto quello che ha conquistato a fatica durante i sei anni da amministratore delegato della Trinity Publishing, astro nascente del firmamento editoriale. Eppure, fare coming-out gli porterebbe un bel po’ di vantaggi; ad esempio, suo padre potrebbe piantarla di combinargli appuntamenti con ragazzine sciocche, viziate e arriviste. E meglio ancora, Blake potrebbe smettere di ricorrere a un servizio di escort quando desidera una notte di sesso con un ragazzo carino…
La vita non è stata generosa con Will Parkinson, ma l’uomo sa rimettersi in piedi. Certo, al momento lavora come accompagnatore – con prestazioni speciali – per pagare i debiti contratti al college, ma la situazione ha i suoi lati positivi; vogliamo parlare dell’ultimo cliente? Blake lo ha portato in paradiso – più di una volta. Quindi immaginate come si sentirà Will nel presentarsi al colloquio per il lavoro dei suoi sogni – assistente presso una casa editrice – e scoprire che il suo nuovo capo è… proprio Blake.
Serie Personal:
1. Making It Personal, 2013 (Una questione personale, 2014)2. Personal Changes, 20132.5 More Than Personal, 2014
3. Personal Secrets, 2014
di Sil.lav
Una copertina intrigante e una trama stuzzicante (classica nel suo genere, hanno fatto il loro dovere). Spesso, in questo tipo di letteratura, l’incipit della storia, ovvero l’incontro dei due protagonisti, avviene in situazioni di elevato imbarazzo o in contesti calienti. Questa storia rispecchia decisamente la prima situazione.
Blake Davis dirige la Trinity Publishing, una casa editrice di successo. Peccato che per il resto del mondo il volto pubblico della compagnia sia quello di suo padre. Una situazione piuttosto stressante per lui dal momento che, per rispettare i desideri paterni, guida con successo l’attività di famiglia rimanendo nell’ombra in attesa che il padre decida di ritirarsi lasciandogli, finalmente, le redini dell’attività. Per questo motivo, pur essendo omosessuale, non vuole incorrere nella disapprovazione paterna (il genitore non parla benissimo degli omosessuali) e inficiare i sacrifici degli ultimi anni dichiarandosi gay. Sopprimere la propria natura e interagire con le “oche giulive” che il padre insiste a buttargli tra le braccia, sta minando la sua capacità di resistenza. Decide quindi di concedersi un regalo per il suo trentesimo compleanno: una notte con un accompagnatore della J’s. È così che avviene il suo incontro con Alec.
Will Pardinson, alias “Alec”, è un “escort” della J’s a tempo perso. Questo lavoro gli permette di pagarsi gli studi e saldare i debiti contratti negli anni, troppo onerosi per un orfano come lui. Anche se il suo passato è stato difficile, Alec risulta essere fin da subito un uomo che non si lascia schiacciare dalle vecchie avversità e punta ad un futuro migliore.
Sì, il sesso era stato stupendo – spettacolare, persino – ma a quanto pareva, per il suo capo finiva lì. Ed era stata quella presa di coscienza a infondergli il coraggio necessario a prendere una decisione netta. La festa di mercoledì sarebbe stata il suo regalo d’addio, l’opportunità per il suo capo di vivere la sua fantasia.
I due protagonisti sono veramente ben strutturati e riservano delle sorprese nel corso della storia. Non sono come mi li ero aspettati leggendo la trama. Le situazioni che pensavo potessero generare tensione non sono arrivate, mentre invece sono state approfondite altre tematiche altrettanto complesse. Non mancano momenti divertenti e la descrizione del loro rapporto è inserita magistralmente nel racconto. I personaggi secondari, anche se non approfonditi, non mancano di essere incisivi, hanno personalità, non vengono solo accennati ma danno carattere al racconto e in certi momenti lo sdrammatizzano, rendendolo meno pesante. Non si può dire che sia un libro profondo, l’angust non è presente tra le pagine ma in tutta onestà l’ho preferito (non sempre sono nella predisposizione di farmi lacerare il cuore da storie intense), mantiene la storia su un tono più leggero.
È un libro fin troppo breve, nel senso che se approfondito poteva essere veramente perfetto, o magari diventare troppo melenso a seconda dei gusti. Ho apprezzato che l’epilogo abbia permesso di dare uno sguardo al futuro di questa carinissima coppia. Un libro da leggere per passare qualche ora in piacevole compagnia.
K.C. Wells, Nata e cresciuta nel nord-ovest dell’Inghilterra, ha sempre amato scrivere e pensato che le parole fossero importanti – punto e basta. Tuttavia, col passaggio dall’infanzia all’età adulta, la vita si mise in mezzo e la scrittura si interruppe. Fino al 2009, con la scoperta dei romanzi erotici, quando l’acquisto di una storia a tre la portò alla sconvolgente scoperta che leggere d’amore al maschile era eccitante da morire. Nel 2012, un momento particolarmente doloroso della sua vita si tradusse nel bisogno di rispolverare la creatività. Una seconda, sensazionale scoperta era in agguato: scrivere d’amore al maschile era ancora più eccitante… Ora K.C. scrive a tempo pieno e adora alla follia il suo nuovo mestiere. Il computer deve ancora capire che è successo… sa solo che vuole una pausa, per pietà. E comincia ad abituarsi all’idea che ovunque vada K.C. andrà anche lui.