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Una rete nazionale LGBT nel PD per un Paese migliore. Qui il manifesto. Aderite.

Creato il 14 settembre 2011 da Cristiana

GAY/PD – SCALFAROTTO E LO GIUDICE (PD) “SI’ AL MATRIMONIO GAY. FACCIAMO EMERGERE IL PD CHE SUI DIRITTI E’ IN LINEA CON L’EUROPA”

“Il fatto che persino una persona colta e avveduta come Massimo D’Alema confonda matrimonio civile e religioso e consideri l’istituto matrimoniale come ‘un’unione tra persone di sesso diverso, finalizzata alla procreazione’ dimostra un’esigenza non più procrastinabile: che venga alla luce quella parte del Partito Democratico che – portando il PD ad allinearsi con i partiti progressisti, socialisti democratici e con la legislazioni più avanzate nel mondo – è a favore del matrimonio e che a sostegno di questi democratici si schierino le associazioni nazionali lgbt e tutto il movimento gay e  lesbico italiano” Lo dichiarano in una nota congiunta il vicepresidente del PD Ivan Scalfarotto e il capogruppo del PD al Comune di Bologna Sergio Lo Giudice.

 I due esponenti democratici hanno iniziato una raccolta di adesioni a un manifesto per uno standard europeo dei diritti delle persone omosessuali e transessuali in Italia: matrimonio, riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, gestione della transizione per le persone transessuali ed estensione della legge Mancino contro l’odio omofobico. “Proprio adesso, in questo momento di crisi economica in cui è fondamentale ridare speranza al Paese e con il PD chiamato a divenire asse portante dell’alternativa di governo – continuano in coro Cristiana Alicata (PD Lazio) e Carlo Santacroce (associazione 3D) – è importante che il PD rappresenti quelle istanze di modernità che non sono secondarie, nemmeno economicamente, ma rappresentano la natura di un Paese che guarda al futuro e non al passato. Un paese dove tutti possono assumersi doveri e dove tutti sono uguali è un paese più moderno, un paese dove valga la pena restare per contribuire, un paese in cui riconoscersi.”

“Chiamiamo a raccolta – continuano insieme – chi vuole contribuire al progetto del PD in termini di innovazione. Noi crediamo in questo progetto, consapevoli degli ostacoli posti anche all’interno del nostro partito da un forte ritardo culturale e da una prevalenza di posizioni più attente alle  ragioni dell’alleanza con  partiti confessionali ed omofobi come l’UDC che a quelle della parte sana del Paese. Abbiamo il compito – concludono – di dare speranza a tutti i cittadini italiani. Prendere una posizione chiara sui diritti delle persone omosessuali significa avere il coraggio di prendere decisioni e guadagnare anche la fiducia di chi, pur non essendo omosessuale, non vuole vivere in un Paese che limita i diritti dei suoi cittadini.”

DIRITTI E DIGNITÀ LGBT: UNA RETE PER IL PD

L’Italia appare sempre più caratterizzata da un complessivo arretramento politico, sociale, economico e culturale. La politic a

risulta ostaggio di una maggioranza illiberale, che mina in tutti i campi il principio costituzionale di laicità, rendendo così

volontariamente impossibile la collaborazione e la crescita comune tra culture diverse.

L’arretratezza dell’Italia nella tutela dei diritti e della dignità delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans  è uno dei sintomi di

tale arretramento, ma è un fenomeno che ha anche proprie, negative, specificità.

Il Parlamento, non solo si è dimostrato incapace di elaborare qualsiasi soluzione legislativa per riconoscere i diritti negat i alle

persone gay, lesbiche e trans, ma ha anzi affermato, con un voto surreale e indegno di un paese civile, l’incostituzionalità di una

semplice legge contro le violenze nei loro confronti.

Lo stesso centrosinistra appare, tuttavia, incapace di proporre una propria complessiva visione dei diritti delle persone Lgbt e le

strategie opportune per realizzarla.

Noi, militanti, simpatizzanti, elettori, potenziali sostenitori del Partito Democratico non ci arrendiamo di fronte al

fallimento della politica sulle questioni relative ai diritti umani fondamentali di una parte importante della popolazione,

tematiche imprescindibili per uno sviluppo completo e complessivo di una società che la politica ha il dovere di

affrontare organicamente.

La politica ha la possibilità e il dovere di agire in Parlamento, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle Pubbliche amministrazioni e

ovunque nella società per guidare, e non frenare come avviene oggi, quella crescita culturale che rappresenta la sola strada  per

garantire il definitivo superamento di ogni discriminazione e, di conseguenza, di ogni violenza.

Per questa ragione riteniamo necessaria la nascita di una rete nazionale permanente di azione sul e nel Partito

Democratico che unisca tutti e tutte coloro, iscritti o meno al Partito Democratico,  che condividano i nostri stessi

obiettivi.

Riteniamo, in particolare, che il PD debba urgentemente affrontare alcuni temi fondamentali:

  1. l’estensione del matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, come richiesto dal Parlamento Europeo a partiredalla Risoluzione del 1994 – e già presente in molti stati  – attraverso iniziative legislative adeguate che quantomeno diano una risposta alla sentenza 138 del 2010 della Corte costituzionale, nella quale la Corte ha chiesto al Parlamento italiano di garantire alle unioni tra persone dello stesso sesso “il diritto fondamentale di vivere una condizione di coppia, ottenendone il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri”. In assenza di un’adeguata e rapida soluzione programmatica condivisa, crediamo che la strada giusta sia quella di coinvolgere la base attraverso lo strumento della consultazione diretta degli iscritti,  dando loro la possibilità di esprimersi su un tema che nel paese oggi trova un consenso crescente;
  2. la prevenzione e il contrasto alla violenza omofobica e transfobica, attraverso l’estensione della legge Mancino, ai casi di discriminazione e ai crimini d’odio motivati da orientamento sessuale e identità di genere;
  3. la tutela delle  famiglie omogenitoriali a cui viene limitata la possibilità di esercitare in una forma giuridicamente riconosciuta i doveri e le responsabilità genitoriali, con pesanti ripercussioni sui diritti delle bambine e dei bambini;
  4. i diritti e la dignità delle persone transessuali e transgender che furono oggetto di una legge innovativa nel 1982 ma che oggi necessitano di nuove misure legislative e di politiche attive che assicurino il superamento del grave livello di discriminazione a cui sono sottoposte nella società e in particolare nel lavoro.

Con la costituzione di questa rete nazionale permanente ci proponiamo – anche collaborando con il mondo associativo,

e in particolare con le associazioni LGBT che costituiscono un prezioso patrimonio di volontariato ed impegno  – di

favorire il confronto, contribuire all’approfondimento e alla crescita culturale, monitorare e stimolare le necessarie

azioni positive da parte del Partito Democratico.

Vogliamo dare forza così al nostro impegno per giungere rapidamente a soluzioni concrete, per dare forma ad una società che

riconosce a tutte e tutti piena cittadinanza con diritti e doveri specifici e condivisi, per rendere l’Italia un paese civile ed

accogliente, al passo con gli altri paesi europei.

Hanno già aderito

Carlo Santacroce Presidente Associazione 3D

Cristiana Alicata Direzione regionale Pd Lazio

Daniele Viotti PD Torino – Coordinatore Torino Pride

Fabio Iovine PD Roma

Giovanni Corsi Associazione 3D

Giuseppe Silvestris Pd Bologna

Ivan Scalfarotto Vice presidente Assemblea Nazionale Pd

Matteo Cavalieri Pd Bologna

Mirco Manzi

Osvaldo Panaro

Paolo Gerra Assemblea provinciale PD Como

Pietro Disi

Riccardo Camilleri (Direzione PD Roma)

Roberta Li Calzi

Sergio Lo Giudice Direzione Pd Bologna

Simone Buttazzi Associazione 3D

Stefano Cappelli Associazione 3D

Giuseppe Civati (Direzione nazionale PD)

Tutta l’associazione Laicità e diritti nelle persone di

Luisa Merlini

Davide Leonelli

Dario Marchi

Eleonora Bellini

Stefano Ciatti

Fabio Bracciantini

Gabriella Zonno

Alessandro Cresci

Juanito Giovanni Berrittella

Ermanno Martignetti

Patrizia Viviani

Fiorella Sciarretta


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