Magazine Cinema
C'è sempre l'imbarazzo della "prima volta", e il regista bolognese Pupi Avati, la supera così, con "Una sconfinata giovinezza", sua prima storia d'amore sul grande schermo, pellicola che commuove anche se non convince.
Lillo e Chicca ne sono i protagonisti, collaudata coppia in avanti con gli anni: lui giornalista sportivo di grande fama, lei docente di filologia medievale alla Sapienza. I primi fotogrammi li ritraggono innamorati come se fossero ancora adolescenti, felici, alle prese con una storia d'amore meravigliosa. Solo un dolore nella loro casa troppo grande: nessun pargolo, nessun nipotino, ma nonostante una così grave lacuna, i due riescono a sopperire alla mancanza di un figlio grazie al forte sentimento.
E quando la memoria comincia a vacillare, tra uno sfottò e un altro, "l'età avanza" chi mai potrebbe pensare ad gravissima patologia regressiva come il morbo di Alzahimer? E tutto il film scorrerà su due linee narrative: il difficile presente della malattia e il passato di Lino raccontando, con flashback, la sua regressione all’infanzia.
Chicca con la sua intelligenza e lungimiranza, comincia ad osservare Lillo, si accorge che qualcosa non va, non si arrende, studia un modo per comunicare con lui anche mentre la sua mente divente pian piano infantile, regredendo nei meandri di "una sconfinata giovinezza".
Inno di un amore che non conosce età, tempo, malattia, pronto a combattere contro la natura, contro il destino, contro il male che avanza. Troppa retorica? Si, il messaggio che il film veicola, come anche l'intero film ne abbondano, si sa sempre dove l'autore vuole andare a parare, nessun colpo di scena, sempre tutto fin troppo scontato...ma non è forse la mimesi di un amore maturo tutta questa ovvietà? In molti tratti il richiamo a Benjamin Button è fortissimo, qui è la malattia a far regredire Lillo, Benjamin regredisce, invece, per "uno strano caso". In fondo i ricordi tutto sono tranne che "originali", ci appartengono, sono nostri, li conosciamo, la nostra mente li ha incamerati come la fotocamera un'istantanea, eppure chi potrebbe mai affermare che un ricordo non lo rapisca ed emozioni ogni volta? E qui sono proprio loro, i ricordi di Lillo a parlare, la sua mente scava, fa salti temporali, le immagini si palesano nella schizofrenia della sua mente malata. Chicca avrà tra le braccia il bimbo tanto desiderato e mai arrivato, Lillo si perderà nei confini della sua adolescenza, (ma per finire dove? Troppo misteriosa la fine del film)Lino, infatti, completamente persa la percezione di sé come uomo ritorna un bambino spaurito, rifugiandosi nelle campagne bolognesi, che lo hanno visto adolescente.
Questa la storia di quest'atroce malattia che, come tutte le malattie, non ha un perché, emblematico che il cane di Lillo bambino si chiami proprio "Perchè". Merita una segnalazione la prova di Vincenzo Crocitti, il prete di famiglia, qui nella sua ultima apparizione prima della morte.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Monicelli ultimo atto
E no, non è una burla. Questa volta quei cinici scherzi proposti dagli Amici miei tanto amati dal regista toscano non c’entrano davvero nulla. Mario Monicelli c... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
C’è un fantasma nel mio letto
Adelaide e Camillo, giovane coppia in viaggio di nozze, mentre percorre di sera una strada inglese finisce per perdere l’orientamento. Leggere il seguito
Da Paultemplar
CINEMA, EROTISMO, SESSO -
Addii
Odio odio odio dare queste notizie!Ho evitato commenti sulla scomparsa di Sandra Mondaini perchè mi sembrava più rispettoso il silenzio, perchè non trovavo le... Leggere il seguito
Da Annanihil
CINEMA, CULTURA -
Morto Vincenzo Crocitti
Era diventato noto al grande pubblico grazie alla parte del dottor Mariano Valenti in "Un medico in famiglia" ROMA - È morto nella notte a Roma dopo una lunga... Leggere il seguito
Da Bitmag
CINEMA -
Addio a Vincenzo Crocitti, attore dai mille volti
Si è spento a Roma all’età di 61 anni l’attore Vincenzo Crocitti, caratterista di origini calabresi. I più lo ricorderanno nei b-movie, il genere trash degli... Leggere il seguito
Da Mondocom
CINEMA -
Dopo una lunga malattia, è morto a Roma l'attore Vincenzo...
Dopo una lunga malattia, è morto a Roma l'attore Vincenzo Crocitti, aveva 61 anni. Il suo esordio sul grande schermo risale al 1967 con Nel sole. Leggere il seguito
Da Simonilla
CINEMA, CULTURA