Certe volte, quindi, è bene provare e provare. Se una fotografia non ci convince a pieno, bisogna mettersi lì, armarsi di santa pazienza e cercare di capire quale particolare ci disturba. E questo è il caso di alcune fotografie che ho fatto in un giorno di tempesta. Quando ho scaricato le foto, le ho viste belle, ma andavano corretti un po' i colori, saturazione e soprattutto contrasto.

Questo risultato non mi dispiaceva, c'era un buon contrasto sul cielo, ma ancora non era una foto che riusciva a "rubarmi l'occhio". Per quanto mi piaccia, la vedo comunque una foto comune, anche un po' spenta. Mi sono messo a ragionare su cosa mancava a questa foto e ho capito che il difetto sta nella parte drammatica che secondo me non è sufficiente. Cioé, una giornata del genere deve essere enfatizzata molto di più nella drammaticità dei colori e dei contrasti. Ma cosa rende una foto davvero drammatica? Il bianco e nero!

Una foto in bianco e nero, caricata a livello di contrasti, senza fare ulteriori modifiche, è capace di trasmettere una drammaticità davvero notevole. Ecco allora che ho creato con poche semplici mosse e senza fare fotoritocco una foto che mi da soddisfazione.
E così ho creato un album completo su flickr di foto del mare in tempesta, tutte rigorosamente in bianco e nero. Quindi, mi sento di dire che una foto va studiata bene, anche in post, tenendo sempre bene in mente cosa si vuole comunicare con quella fotografia e quindi cercando il modo di farlo meglio.