vista dell'altopiano di Asiago
Parcheggiamo la nostra macchina presso lo stadio del ghiaccio di Asiago e vediamo subito scorgere all'orrizonte delle nuvole minacciose che non promettono nulla di buono. Strano, le previsioni per oggi davano sole per tutta la giornata, ma sappiamo tutti quanto poco "accurate" siano ultimamente le previsioni, soprattutto se parliamo di meteo in montagna. Non ci facciamo intimorire e iniziamo la nostra semplice passeggiata passando dietro la vecchia stazione, punto di partenza della strada del vecchio trenino. Il sentiero segue l'andamento dell'antica ferrovia che collegava l'altopiano di Asiago alla pianura veneta, salendo lungo il Costo, ad una velocità di 10 km l'ora. Fu inaugurata nel lontano 1910 e contribuì alla crescita delle attività economiche dell'altopiano di Asiago fino alla sua chiusura nel 1958. Oggi invece è stata recuperata come itinerario ciclopedonale lungo ben 20 km, con un lieve dislivello di 250 metri e adatto sia alle bici che per le semplici camminate.cartelli informativi
inizio percorso
Ci lasciamo alle spalle il centro di Asiago e percorriamo il primo tratto del percorso della strada del vecchio trenino di Asiago con belle vedute sui vari comuni dell'altopiano, superiamo il consorzio dei caseifici, e continuiamo sempre in maniera pianeggiante fino al centro di Canove. Quello che mi colpisce di più di questa zona è il verde che ci circonda, prati e colline di un verde così intenso che raramente si vede in giro.
vista sui comuni dell'altopiano
verde intenso
Purtroppo inizia a piovere, decidiamo di anticipare il pranzo a sacco proteggendoci in un giardino dove c'è un gazebo che funge come sosta per picnic, e attendiamo che il tempo migliori un po’. Vicino al giardino è presente il museo della grande guerra, oggi chiuso, e una locomotiva molto simile a quelle del treno a cremagliera che percorreva la ferrovia.
locomotiva trenino
pausa pranzo
Purtroppo la pioggia non vuole proprio smettere, ci attrezziamo di k-way ed ombrelli e decidiamo di proseguire la nostra passeggiata lasciando il centro di Canove. Entriamo in un bellissimo bosco di abeti rossi, bianchi e pini e notiamo come una parte della strada della ferrovia sia stata scavata nella roccia, quasi fosse una trincea, ormai ricoperta di piante e vegetazione. Lungo il percorso si trovano diversi pannelli che indicano la posizione e il percorso ancora da compiere, li seguiamo e poco prima di arrivare a Cesuna troviamo un antico casello ferroviario, testimone dell’antica ferrovia. Raggiungiamo in pochi minuti le prime abitazioni del paese di Cesuna, alcune delle quali meritano una pausa foto!
si entra nel bosco
antico casello
case all'ingresso di Cesuna
A Cesuna facciamo una sosta per riprenderci un po’, la pioggia non ci ha abbandonato per un solo minuto e prendiamo una bella cioccolata calda….ebbene si, in aprile!! Prima di pagare il conto la titolare del bar ci illumina con una perla di saggezza dicendoci che in montagna piove ogni giorno ma che però alle 17 esce sempre il sole... Sarà...Non facendole molto caso proseguiamo brevemente la nostra passeggiata fino alla prima galleria, lunga 350 chilometri e optiamo poi per il rientro ad Asiago sempre attraverso lo stesso tragitto. In totale abbiamo fatto 15 km, e direi che come prima uscita può essere sufficiente :)
Canove
ritorno verso Asiago
Al nostro arrivo ad Asiago, verso le ore 17,00, smette di piovere ed esce un sole bellissimo! Ebbene si, la signora del bar aveva ragione! Vai a fidarti del meteo!Rimane del tempo per un giro in centro ad Asiago, raggiungibile comodamente a piedi dallo stadio del ghiaccio, e ritorniamo poi alle nostre macchine, consapevoli che ci saranno altre occasioni quest’estate per delle escursioni più impegnative su queste magico altopiano.