Venerdi scorso alla fine di una giornata di pioggia e freddo, nervi a fior di pelle per aver perso la metro e giramenti di scatole vari mi sono accoccolata sul divano con la mia fedele copertina (e un “accompagnatore adulto”) a guardarmi in dvd Ernest e Celestine. Eh si perché oltre ai libri pensati per bambini vado matta anche per i cartoni animati o meglio i film per piccoli. Mi riconciliano col mondo che spesso mi fa arrabbiare o mi delude. Di Ernest e Celestine avevo sentito parlare lo scorso inverno quando era uscito al cinema nel periodo delle feste natalizie ma non avevo avuto occasione di andare a vederlo. Qui il trailer del film.
È una storia tenerissima e delicata scritta e sceneggiata da Daniel Pennac e basata su una serie di albi illustrati per bambini di Gabrielle Vincent. Narra dell’amicizia controcorrente tra un orso apparentemente burbero (Ernest) e una topolina dolcissima e determinata (Celestine). Entrambi sognatori e desiderosi di una vita diversa da quella che hanno: Celestine ama disegnare e vorrebbe fare l’artista invece che essere destinata ad una futuro da dentista come predeterminato dalla comunità di topi a cui appartiene mente Ernest avrebbe voluto fare il musicista ma non ha ottenuto il successo sperato. Un giorno si incontrano per caso e da quel momento le loro strade tornano ad incrociarsi ripetutamente unite da un destino di fuorilegge.
Errnest all’inizio un po’ controvoglia accoglie a casa sua la piccola Celestine e piano piano tra loro nasce un rapporto speciale di amicizia e solidarietà che unisce due anime sensibili e sognatrici che non si danno mai per vinte. Si danno forza a vicenda e poi combattono per difendere il loro rapporto rivoluzionario ritenuto impossibile perché unisce il mondo di sopra popolato dagli orsi e il mondo di sotto proprietà dei topi. L’amicizia tra un orso e un topo è considerata assurda ma Ernest e Celestine dimostreranno che è possibile affrontare i pregiudizi e le differenze razziali e che quello che conta è l’anima non l’aspetto.
Con un mix di azione e sentimenti vengono affrontati in modo lieve temi importanti con la paura del diverso, l’incomprensione e le barriere razziali. Il film è piacevolissimo, tenero e caldo anche e soprattutto grazie alle immagini retrò realizzate ad acquerello che lo rendono originalissimo. Si ha l’impressione di sfogliare sul grande schermo un libro per bambini. Una vera meraviglia.
Consigliato da vedere belli comodi sul divano in una giornata fredda. Da replicare se già l’avete visto!
p.s. La serie di libri (più di 20) sulla storia di Ernest e Celestine è edita in Italia da Gallucci.
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