Questa settimana appena conclusa è stata ricca di avvenimenti in ambito fisico-astronomico. Sono rientrata ieri dal quinto congresso GAPS-Global Architecture of Planetary Systems dove si è discusso degli ultimi risultati della ricerca dei pianeti extrasolari in Italia compiuta grazie al Telesopio Nazionale Galileo-TNG. Una quarantina di ricercatori si sono dati appuntamento in uno degli Osservatori più belli: Capodimonte, Napoli, e si sono messi in posa per la loro foto ricordo nell’Auditorium dell’Osservatorio nell’ultimo giorno di conferenza, poco prima di rientrare.
234 notti osservative, 319 oggetti esaminati, 5.238 spettri raccolti, circa 480 Gigabyte di dati accumulati. I numeri parlano da soli. Siamo a circa due anni dall’entrata in funzione di HARP-N (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher-North), il cacciatore di pianeti extrasolari montato al Telescopio Nazionale Galileo -TNG, un grande cacciatore che ha iniziato a dare soddisfazioni a livello mondiale già a partire dall’anno scorso con il primo pianeta simile alla Terra, Kepler-78b, con la prima Mega-Terra, Kepler-10c, con il primo sistema di due stelle ciascuna con un mini sistema planetario, XO-2, solo per citarne alcuni.
E domani? Io partirò il 4 novembre prossimo per la Palma-TNG e sicuramente manderò aggiornamenti costanti. In Italia la ricerca di pianeti extrasolari sta diventando una ricerca di punta, con un grosso gruppo a livello nazionale. Molte infatti le sedi INAF coinvolte nel programma GAPS: Trieste, Padova, Milano, Bologna, Napoli, Catania e la FGG-Fundación Galileo Galilei nelle Isole Canarie.
Ma è anche grande l’interesse e la curiosità del pubblico per questo argomento e l’ho sentito venerdì sera, 24 ottobre, quando l’INAF di Capodimonte ha organizzato un’evento pubblico dal titolo: “Stella che vai, pianeta che trovi”, una conferenza tenuta da Raffaele Gratton dell’INAF di Padova, uno dei docenti italiani coinvolti in questo progetto. Mattia, un ragazzo di undici anni, nonché la mascotte dell’INAF di Capodimonte, ha fatto domande di alto livello (e tutti hanno pensato: “E’ un ragazzino-scienziato!” rivelando una grande dimestichezza con i termini astronomici oltre a una grande passione per l’astronomia.
I ragazzi di oggi hanno strumenti potenti per poter apprendere, imparare, formarsi (divertendosi), per giocare e conoscere gli ultimi risultati della ricerca astronomica. Possono sfogliare gli articoli scientifici, possono scaricarli su siti istituzionali; possono essere sempre e in ogni posto essere aggiornati sulle ultime notizie. I nostri giovani hanno anche la possibilità di partecipare alle Olimpiadi Italiane di Astronomia e, se vincitori, passare alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia e, se vincitori, portare a casa una medaglia, come in tutte le Olimpiadi … E questo è diventato realtà lunedì scorso, 20 ottobre, quando tre dei cinque ragazzi vincitori alle Olimpiadi Italiane di Astronomia (Siracusa, 12-13 aprile 2014) hanno vinto due medaglie di bronzo (nella categoria junior) e una d’oro (nella categoria senior).
La medaglia d’oro è andata a Pasquale Miglionico e le due di bronzo a Mariastella Cascone e Giuseppe Gurrisi.
“E’ la prima medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia!” al telefono un sorridente ed entusiasta Presidente delle Olimpiadi di Astronomia, Stefano Sandrelli dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera. Lui le Olimpiadi le ha seguite dall’Italia, via web, via cellulare, postando ogni giorno le foto che riceveva dai campioni olimpionici.
“Ma lo sai che hanno anche ricevuto i complimenti da Samantha Cristoforetti via Twitter?” mi ha detto ancora più allegramente Stefano Sandrelli. Samantha Cristoforetti lui l’ha conosciuta personalmente, una persona deliziosa, in questi giorni a Mosca durante le sue ultime fasi di addestramento prima del lancio previsto per il prossimo 23 novembre per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
A seguire i nostri campioni su Facebook si aveva la sensazione di essere davvero lì con loro. Ci sono stati momenti di ansia, di nervosismo, di relax, di gioia, di premi, di divertimento, di cibo e di cultura. C’è pure stato un momento di smarrimento… per una felpa olimpionica mai più ritrovata. E un momento di dimenticanza: una calcolatrice in meno.
Ricordiamo anche tutti li sforzi del Comitato Olimpionico che da molti anni prepara i ragazzi per superare le prove. Ricordiamo anche Giuseppe Cutispoto, che ha fatto parte della giuria internazionale, e Paolo Romano, Team Leader della squadra, entrambi dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania, che hanno portato i cinque ragazzi olimpionici in Kirghizistan.
Purtroppo, oltre ai sorrisi, è arrivata anche una brutta notizia: la scomparsa di Tullio Regge, fisico teorico, uno dei più brillanti del Novecento. Essere circondata da persone che lo hanno conosciuto e non averlo mai potuto conoscere crea un vuoto strano dentro di me. Sento una doppia mancanza: la sua scomparsa da un lato e l’impossibilità di averlo conosciuto davvero. E’ incredibile come il destino possa giocare nella vita delle persone. Nella mia, sembra che abbia voluto farmi una cattiva sorpresa. Solo pochissime settimane fa avevo acquistato il suo libro: “L’infinito cercare” edito da Einaudi e oggi l’ho preso in mano, mezzo nascosto tra tutti i libri che mi ero promessa di leggere entro l’anno. Il libro è ancora qui, Tullio non più.
Per questa scomparsa ci sono persone più idonee di me a dare a Tullio Regge il saluto che si merita. Ci sono amici e colleghi che lo hanno conosciuto e hanno condiviso un’epoca, tante speranze, tante gioie, momenti belli e momenti difficili. Lascio fare a loro. A me rimane, tra tante cose, anche il rammarico di non aver avuto la loro grande fortuna: di parlarci, di guardarlo negli occhi, di condividere alcuni momenti della vita.
Stefano Sandrelli lo ricorda così: Tullio Regge. Uno dei più grandi fisici italiani. Di questo, forse, ne parleranno – spero in tanti – ora che non c’è più.
Ho avuto l’immensa fortuna di conoscerlo, lui, Rosanna Cester, Marta Regge e Anna Regge. E ho trovato una famiglia.
Certo, era anche un genio. Ma questo sapranno raccontarlo meglio altri. Io mi limito a dire che era ironico, attento, divertito dall’inatteso; era pieno di ricordi che offriva generosamente, era dolce. Se potete, ricordate anche questo. Rileggetelo, se avete qualche suo scritto.
Per me, da qualche anno, era diventato un riferimento, lui e Rosanna. Ci pensavo spesso: ai loro ricordi, al mondo che hanno visto, alle risate che hanno fatto. Alla delicatezza di Rosanna nei suoi confronti. La sua scomparsa si aggiunge ai grandi dolori della vita.
Un abbraccio grande a chi soffre infinitamente piu’ di me.
Per maggiori informazioni:
Sulle Olimpiadi Italiane di Astronomia
Media INAF: L’Italia che vince – http://www.media.inaf.it/2014/10/20/litalia-che-vince/ di Stefano Sandrelli
Per il bando delle Olimpiadi Italiane di Astronomia 2015: http://www.olimpiadiastronomia.it/
Congresso GAPS – Media INAF: Stella che vai, pianeta che trovi: http://www.media.inaf.it/2014/10/24/stella-che-vai-pianeta-che-trovi/
EXO-it Exoplanets in Italy – http://www.oact.inaf.it/exoit/EXO-IT/Home.html
TNG-Telescopio Nazionale Galileo – http://www.tng.iac.es/