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Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.

Creato il 03 settembre 2012 da Jle
Hey, what's up guys?
Chi vi scrivere è una raffreddata e un po' malaticcia Jle che si è presa i virus dal gentile Diego che non ha potuto fare a meno di condividere le sue magagne ^^'' .
Oggi festa nazionale, Labour day, la nostra festa del lavoro e quindi: long week-end!

Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.

White Rock - 02.09.12 - Lungo mare

Questa festa, come tutte le feste canadesi cade (o meglio, la fanno cadere) di lunedì perchè così possono godere del long week-end per sopperire alle sole 2 settimane di ferie che i lavoratori hanno durante un anno. Questa in particolare è una festa "importante" perchè segna la fine delle vacanze estive: da domani (martedì) tutte le scuole primare/high school/università riapriranno i battenti e quindi è l'ultima festa utile per godersi l'estate.
C'è anche da dire che qui l'estate come la intendiamo noi (25-30 gradi e domeniche al mare a prendere il sole) è finita da qualche settimana ormai: le temperature si aggirano intorno ai 21 gradi di massima e 13-14 di minima la notte. Si sta ancora bene al sole con le maniche corte ma la sera una maglietta è d'obbligo (così rispondo a chi continua a chiedermi come ci si può vestire in questo periodo :) ).
La mia prima settimana alla Dulux Paints è volata! Mi trovo davvero bene, non solo con i colleghi che incredibilmente sono tutti canadesi, ma anche col manager che è di una disponibilità e gentilezza unica! Dovevo fare un part-time almeno per i primi 3 mesi di prova ma il manager, tale Robert, è super contento di me (ricordate: gli europei/italiani hanno una marcia in più, e non lo dico tanto per, ma perchè è vero!) e mi ha già detto che mi metterà full time a partire dalla prossima settimana! Questo vorrà dire molto più lavoro ma non mi lamento, anzi! Più lavoro uguale più guadagno, senza contare l'inglese e l'apprendimento di cose nuove!
Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.
Teoricamente dovrei essere in training...Ma ho scoperto che almeno per la mia azienda (o forse dovrei circoscriverlo allo store dove lavoro), training vuol dire fare tutto quello che fanno i tuoi colleghi che lavorano lì da anni senza che nessuno ti dica praticamente nulla... Sono rimasta spiazzata non poco quando il primo giorno mi hanno semplicemente chiesto: "Sai usare il tintometro (macchina usata per creare colori)?". La mia risposta è stata sì perchè era la stessa cosa che facevo in Italia quindi non ero nuova del sistema colorimetrico e delle macchine usate...e così mi hanno dato da subito colori da fare per dei clienti...
Per chi non è del settore, probabilmente il 90% di voi amici che state leggendo, dovete sapere che non è una cosa super difficile ma c'è da dire che bisogna fare attenzione perchè se si sbaglia di tinteggiare un barattolo di colore, si parlano di cifre che superano i 150 euro a bidone (e anche di più) e quindi è una cosa abbastanza delicata, (ed è una cosa alla quale il miglior maestro che abbia mai avuto in questo settore, il mio papà, mi ha sempre detto di fare attenzione). Così pensavo che avrei cominciato a mescere pozioni (ehm, tinte) alla fine del training di 3 mesi e invece...
Ma torniamo al discorso training! Teoricamente dovrei essere seguita da qualcuno, dal manager o chi di dovere che con pazienza e dedizione mi insegna i vari prodotti (o almeno un'adeguata terminologia in inglese) specialmente perchè hanno dei modi di chiamare le diverse pitture che non hanno nulla a che fare con quello che puoi trovare scritto sul barattolo di vernice (che stavo prontamente imparando a memoria).... Così ero rimasta che una vernice opaca si dicesse "matt", come da barattolo,  ma ho scoperto che nessuno usa "matt" ma tutti dicono "flat"...
Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.
Insomma, succo del discorso, le domande le devo fare io! Senza nessun problema mi dicono che posso e devo servire i clienti ma ovviamente, essendo nuova sto appunto cercando di imparare e quindi va a finire che a causa di tutti questi termini sballati che usano, finisce che vengo letteralmente portata a spasso per il negozio dal pittore di turno che molto pazientemente mi insegna ad esempio cosa sono i "gugol"...
Vi lascio immaginare la mia faccia quando il cliente mi fa "I need a pair of (vi scrivo il suono) gugol"... al chè la mia mente pensa: che centra GOOGLE adesso? Cos'è, sta cercando un qualcosa su una pagina Internet?!?!?...  E quindi scatta la classica faccia da chiulo condita con un timido sorriso: "I'm sorry, I'm new..I'm from Italy and I'm learning here...what do you mean exactly with "gugols"?" [Trad: Mi spiace, sono nuova, vengo dall'Italia e sto imparando...Cosa intendi esattamente con "gugol"?]... ...e da quella volta ho scoperto che si scrive GOGGLE e che sono gli occhiali di sicurezza.... Ma porca vacca, dire safety glasses no eh?
Insomma, il training canadese consiste nel buttarti nella fossa dei leoni e vedere se sopravvivi...Ma se sei troppo veloce a fare qualcosa ti riprendono e ti dicono "No rush, take it easy!" [Senza fretta, con calma!]. Poco importa se il pittore deve aspettare 40 minuti per 3 vasi di colore che puoi fare in 5 minuti netti...
Qui tutti aspettano...abbiamo anche un bel tavolino + sedie con tanto di vassoio di muffins freschi diversi ogni mattina e giornali, macchinetta del caffè che fa pure cioccolate calde, capuccino (?!) e the...Insomma, i clienti aspettano ma secondo me non gli dispiace poi molto...più di qualcuno oltretutto con la scusa che deve aspettare si fa pure colazione!
Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.
Quindi vedete, il sistema è completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituata in Italia. Potrebbe sembrarvi che non vogliano insegnarmi invece non è così: se chiedo mi dicono eccome, mi spiegano le cose, ma devo essere io a fare domande. Se si avvicina l'ora di pranzo praticamente tutti i miei colleghi e il manager continuano a dirmi che posso prendermi la mezz'ora di pausa, di farla quando voglio e di non scordarmi di farla (e ci mancherebbe), anche se cominciano a ricordarmelo alle 11.30 e io sinceramente preferisco pranzare verso le 13 :)
In Italia il mio colorificio apriva alle 8 di mattina ma mio papà era sempre lì almeno mezz'ora prima perchè c'era sempre qualche pittore impaziente che voleva a tutti i costi e soprattutto velocemente, avere la merce prima. Eri a  totale disposizione del cliente perchè la crisi era (è) così pressante che volevi fare di tutto pur di compiacerlo per paura di perderlo! Qui invece per loro avere 5 clienti di fila diventa già rush (lavorare di corsa), e qualcuno di loro aspetta, deve aspettare, anche se non è necessario...ma loro attendono, senza fare una piega e si siedono a leggere il giornale... Cose ufo per me quando ero in Italia!
E da qui il discorso di prima: noi italiani abbiamo una marcia in più, siamo abituati a cercare di fare le cose di corsa e bene perchè se non lo facciamo il nostro titolare ci minaccia che fuori dalla porta c'è la fila di persone che bramano il tuo posto di lavoro e quindi non ha bisogno di te se non fai più del tuo dovere...! Basta vedere al supermercato qui: le cassiere sono di una lentezza pazzesca a scansire i prodotti in cassa. C'era una mia amica che lavorava i week-end come cassiera all'Iper per arrotondare e pagarsi gli studi. La sua supervisor contava quanti prodotti al minuto passava perchè se stava sotto una certa soglia, veniva licenziata...allucinante ma terribilmente vero!
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Qui le cassiere sono lente ma nessuno si lamenta o sbuffa: tutti attendono pazientemente! In Italia se quello davanti a te ci metteva 5 secondi in più ad imbustare la spesa (e qui mi viene in mente un gruppo facebook che si chiama qualcosa come: "L'ansia di imbustare velocemente la spesa perchè quello dietro di te ti mette pressione") tu eri già che schiumavi, io in primis ero già che schiumavo, anche se non avevo nulla da fare, ma a prescindere bisognava muoversi...qui invece sto imparando ad aspettare, anche perchè sarei solo io che mi lamento, e cmq a nessuno interessa se io perdo l'autobus o sono semplicemente stufa di stare in fila!
Altra cosa interessante del mio lavoro è che ho ben 2 colleghe donne! E voi direte: e allora? Dovete sapere che questo settore, almeno in Italia, è tipicamente maschile (da leggersi anche razzista nei confronti delle donne). Se sei donna, anzi, se sei una ragazza sui 25 anni che ha la sfortuna di dimostrarne 18 sei praticamente fregata! E questo era il mio caso! Essendo un settore maschile (è difficile trovare donne pittrici di muri ma anche solo commesse in un colorificio) è molto probabile che gli uomini non ti prendano sul serio se sei donna e devi costantemente dimostrare che sei professionale e che di te si possono fidare. In Italia ho combattuto per anni con questa cosa e solo verso la fine sono riuscita ad effermarmi e a dimostrare che ero competente, ma credetemi, che fatica!!
Qui invece non è rarissimo trovare donne che dipingono (muri) e soprattutto che lavorano in colorificio! Come dicevo ho ben 2 colleghe donne con le quali mi trovo molto bene: mi sono davvero stupita di vederle in vesti di commesse la prima volta che sono entrata nello store dove ora lavoro! Evviva il Canada dove tutti hanno pari diritti!!
Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.
Ah, dovete anche sapere che io non ho (per ora spero) un nome dove lavoro, almeno per i clienti... Sono "the new italian girl" [la nuova ragazza italiana] XD Il mio manager mi presenta ai clienti perchè è giusto che imparino a conoscermi, a fidarsi di me (discorso di prima) e viceversa che io impari i loro nomi e i nomi delle aziende per le quali lavorano. Però dev'esserci stata una "fuga di notizie" e quando arriva un cliente che non ho mai visto, mi guarda ed esclama: "Ah, sei tu la nuova ragazza italiana!! Piacere di conoscerti!" ...insomma, come dicevo tempo fa, l'Italia qui è ancora vista come una bellissima nazione piena di storia, cultura, buon cibo e belle donne...per fortuna!...così io per ora mi chiamo "the new Italian girl", "la nuova ragazza italiana" :D ...oltre al fatto che con i miei colleghi ho qualcosa come 5 nomi diversi tra cui "Gey-li", "ilinia", "Jle","elenia", e forse un qualcosa di molti simile a "Jlenia" con la quale mi chiama il manager, etc... ^_^
Non so se l'ho già detto, probabilmente sì, ma qui NON ESISTONO contrattini stile Italia conosciuti anche  come co.co.pro, co.co.co, (che nomi idioti poi), a tempo determinato, etc... Quando ho firmato il contratto la scorsa settimana ho avuto difficoltà a trattenere le lacrime: la prima riga del contratto diceva "assunzione a tempo INDETERMINATO"!! Se è un contratto a termine può essere per sostituzione maternità o qualcosa di stagionale, cmq sempre specificato nell'annuncio di lavoro in modo che il candidato sappia a priori per cosa sta candidandosi!
Come dicevo, qui le aziende investono sul dipendente ed è tutto a loro vantaggio mantenere il dipendente che hanno provveduto ad istruire e formare all'interno dell'azienda! ...cose ufo in Italia eh? ...tristezza a palate :(
Una settimana di lavoro: differenze tra Italia e Canada.
Ultima cosa, ieri siamo andati a White Rock con due nostri amici italiani. Per arrivarci senza l'auto, dovete prendere lo Skytrain, Expo Line fino al capolinea King George (che si trova a Surrey) e da lì prendere un bus, il 321 se non sbaglio, che vi porta fino a destinazione, White Rock. Poi da qui potete andare a piedi fino al lungo mare. E' una bella passeggiata di una mezz'oretta ma ne vale davvero la pena :)
Quella cittadina è davvero stupenda, vi consiglio da farci un salto se avete occasione!  Vi allego qualche foto che ho scattato :)
Scusatemi se questa volta ho monopolizzato il post parlandovi solo di lavoro, la prossima volta vedrò di mettere qualcosa di più utile per chi sta per arrivare, ma nel mentre potete cmq fare qualche confronto tra il sistema lavorativo italiano che conoscete bene e quello canadese :) 
Vi abbraccio forte forte, rinnovo il mio grazie di cuore per tutte le persone che mi hanno fatto gli auguri sia per il compleanno che per il nuovo lavoro e ci sentiamo presto!!
Say tuned!
Jle
P.s. Stiamo pensando di trasformare questo blog in un vero e proprio sito internet in modo da gestire meglio sezioni dedicate a chi è alla ricerca di un coinquilino e creare una parte dove a parlare siete voi!  Mi spiego meglio: un'intera sezione dedicata a chi vive già a Vancouver, a chi invece è arrivato ma se n'è anche andato (Fancouver, i sfanculati da/di Vancouver), in modo da apportare diversi punti di vista di chi ha già avuto a che fare con questa grande città :) Spero che l'idea possa piacere! ...ora non resta che fare pressione all'informatico di turno, Diego, per mettere in atto il progetto ;) ...qualsiasi pressione è ben accetta, così come (ah, come dimenticare), quel simpatico tastino che trovate nella colonna a destra chiamato "Donazione" :D ...vi piace il nostro lavoro? Sosteneteci! Ve ne saremo infinitamente grati :D

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