una settimana tra tachipirina e coccole alla SuperMamma

Da Patalice
Resoconto della settimana:
come sapete, mi è venuta la febbre, due giorni [domenica/lunedì] sotto le coperte, ma martedì torno al lavoro, perché stavo come un pesce fuori d'acqua nella nullafacenza più totale; martedì, post lavoro, decido che sono in gran forma, pulizie generali della casa! 
Arrivano le 18, ho la febbre a 39,8.
Mercoledì si lavora e si produce, poi si va a casa, DEVI RIPOSARE, mi viene l'orticaria.
Non figurata, effettiva, un rush su tutto il corpo, che non se ne va nemmeno a strapparmi lembi di pelle con le mie unghiette aguzze.
Nottata al pronto soccorso, 3 flebo tra antistaminico e cortisone, non passa... 
E' un antibiotico bastardo bastardento che ha fatto il danno, lo elimino, ma mi tengo il prurito, rimpiango la febbre, vorrei mangiarmi l'epidermide, il cuoio capelluto si ribella alle leggi della fisica e chiede di essere trasferito.
Sabato, il prurito è sotto controllo.
Io sono color Mortisia, ma è il weekend, forza e costanza.
Pranziamo tutti insieme appassionatamente, offerto dalla SuperMamma, festeggiosa il giorno dopo, dopo che avevo trascorso la mattinata a cercarle un regalo con il Paparotto Gigiotto, che se la cava egregiamente e le fa un bel dono [scelto da me!]
Nel pomeriggio Brivido mi trascina in un turbinio di shopping, indirizzato solo a lui, non mi fa nemmeno un regalino quel tegnaccia, e si prospetta programma serale.
C'è la notte bianca a Brescia, musei e biblioteche aperte a tutti, io vado a dormire che non è ancora finito "Ballando con le stelle", e saluto tutti cordialmente.
Domenica è effettivamente ed a tutti gli effetti, il compleanno della SuperMamma!
...nella notte mi sono svegliata per farmi una puntura extra di antistaminico, pena la deflagrazione delle mie membra, ma mi sento talmente stracciosa, da non farle gli auguri fino al sorgere del sole!
Mi sveglio effettivamente rinfrancata nel corpo e nello spirito, vado a fare la spesa, e mi preparo per trascorrere la giornata con le mie donne: i compleanni dovrebbero sempre cadere di domenica.
Andiamo a fare colazione in famiglia, poi Paparotto Gigiotto ci abbandona, e noi ce ne andiamo a comprare il regalo, non lo troviamo, rimandiamo al pomeriggio, ma intanto che si fa? 
Mangiamo un boccone per pranzo...
Non un granché ma alla fine siamo insieme, torno a casa, disfo la lavatrice, rifaccio il letto, pulisco il bagno; sono pronta a ripartire.
Andiamo in centro, gremito, che bello, peccato per i negozi quasi tutti chiusi, comunque il regalo è stato preso, e ce ne si va tronfie, via che c'è la settimana del libro, e c'è un padiglione da vedere, ma suona il telefono: un giocatore di paparotto Gigiotto si è acciaccato malamente, ma non uno qualsiasi il "nostro" footballplayer.
Si riprende la macchina e si va al lago di Iseo, pronte ad essere d'ausilio come meglio possiamo, ma non serviamo; allora ci scappa un giretto sul sebino.
L'atmosfera è allegra, e c'è quel sentore che, da un momento all'altro tutto possa succedere, che non è possibile sia andato tutto così liscio per un giorno intero, ed invece, fatta eccezione per un aperitivo scarso ed un bicchiere dello spritz fatto in mille pezzi, ci si diverte e si ride e si scherza.
Insomma amo le mie donne.
Sono le mie migliori amiche, sono persone speciali, ed io rifletto sul fatto che c'è voluto tanto poco a rendere omaggio alla mia SuperMamma, semplicemente offrendole tempo di qualità, senza orologio alla mano, senza frette, senza impellenti impegni a guardarci le spalle.
E così, anche se il discorso è ritrito e non ha dell'originale, rifletti che non è tanto cosa fai ma con chi lo fai, e che le cose più semplici e banali sono anche quelle che ti migliorano, immensamente, le giornate.
...e ti dimentichi addirittura dell'orticaria...
CHE NON E' POCO!

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