Da quando abbiamo iniziato a progettare, ideare, sviluppare il concetto di un blog tour “A ciascuno il suo” a Siena l’unica cosa cui riuscivo a pensare era quanto mi fosse piaciuta la città del Palio. Ci sono stata un’unica volta, senza programmi predefiniti ma con la voglia e la curiosità di lasciarmi affascinare dal dedalo di vicoli e viuzze costeggiate di mattoni rossi che partono e, per un verso o per un altro, riconducono alla centralissima Piazza del Campo.
Photo Credit: Fravola emotional blogger
Ma anche dal basso, mentre mi addentravo tra i vicoli senesi, il mio punto di riferimento era lei. Il soggetto principale di molte delle mie foto, sempre lei. Costantemente lì, faro del mio peregrinare, stella polare di un piacevole andirivieni per le vie cittadine.
E poi, come un fulmine a ciel sereno, ecco che è arrivata Amina con la proposta dell’Hotel Borgo Grondaie di organizzare un blog tour che faccia conoscere una Siena insolita, turistica ma non troppo, attraverso un intrigante percorso alla scoperta dei suoi Terzi. La mia prima reazione? Oltre al solito entusiasmo di fronte a una nuova sfida e alla contagiosa organizzazione di Amina, io mi sono chiesta “ma che cavolo sono ‘sti Terzi?”. In realtà è presto detto: sono i tre quartieri in cui è divisa Siena e in cui sono distribuite le 17 contrade della città. Sono il Terzo di Città, il Terzo di San Martino e il Terzo di Camollia. Ed ecco che dall’idea di affidare a sei blogger una mission speciale per conoscere Siena attraverso il suggerimento di un programma che, garantendo massima libertà, offre la possibilità di scoprire angoli caratteristici, curiosità storiche e particolarità artistiche dei tre terzi è nato il blog tour “Un Terzo ciascuno”.Man mano che si avvicinava il primo weekend del blog tour, cresceva in me l’anticipazione e la voglia di conoscere insieme alle blogger “single” i dettagli del programma appositamente studiato per loro*. Poi quel weekend è arrivato e “Un terzo ciascuno” è cominciato; Francesca, Elena e Simona sono approdate a Siena e con ai piedi un bel paio di scarpe comode hanno cominciato a peregrinare per i Terzi alla ricerca di suggestioni, emozioni, impressioni, frammenti, incanti che hanno prontamente condiviso sui social network. Io le seguivo da casa, bevendomi ogni tweet, mangiandomi ogni immagine, gustando ogni attimo del loro weekend in compagnia della Siena più autentica e verace. La Siena fatta dalle persone che vivono e raccontano la città del Palio. Dalle persone che interpretano i gusti della tradizione e li ripropongono in nuove varianti. Dalle persone che rivelano il proprio essere senesi nella semplicità dei gesti, delle attenzioni e degli sguardi, catturati dalle blogger e arrivati a tutti coloro (e sono stati tanti!) che hanno seguito il blog tour a distanza.E mentre loro salivano sulla Torre del Mangia, si beavano delle meraviglie del Duomo, percorrevano il cornicione del “facciatone”, si rilassavano in una tea room d’altri tempi, avevano accesso alla Contrada Capitana dell’Onda, io avevo in mente un unico pensiero: com’è che io non ho sperimentato tutto questo? Come mai dopo quelle poche ore passate a Siena – nonostante abbia subito il fascino della torre e l’incanto del Duomo, l’atmosfera medievale e la seduzione dei vicoli del borgo – il ricordo di aver passeggiato per la stessa città non mi trasmetteva le stesse potenti sensazioni che riuscivano a trasmettermi tre blogger a me “estranee” attraverso la rete? La risposta che mi sono data è piuttosto semplice: come ha giustamente sottolineato Francesca nel suo primo post in diretta dal blog tour, sono le persone a fare la differenza. O per dirla con Fravola, “people first”.Intendiamoci: io mi sono innamorata di Siena a prima vista, ma già l’accoglienza riservataci in albergo non è stata delle migliori. Una sensazione simile mi era già capitata con Milano. Le prime volte che mi sono recata nella città lombarda, per un concorso o per questioni di lavoro, non vedevo l’ora di ritornarmene a casa. Più di recente ho scoperto che Milano può regalare grandi emozioni e pure il semplice girovagare per la città può risultare molto entusiasmante. La differenza tra le due sensazioni? La compagnia delle persone giuste… ricordate la romagnola insider che mi ha fatto scoprire Noberasco? O per fare un altro esempio potrei citare Stefania, la guida che mi ha fatto appassionare alla Milano leonardesca durante il blog tour Quality4Travel. Ecco, sono le persone a fare la differenza, nel caso di Milano come nel caso di Siena. Riuscite a immaginare, ora, quanto sia cresciuta in me la voglia di ritornare in Toscana e lasciarmi incantare da Siena e dai senesi come non sono riuscita a fare al primo giro?Di certo, non mancherà l’occasione in futuro. Non dopo aver scoperto quanto sia piacevole il soggiorno all’Hotel Borgo Grondaie e quanto sia amabile l’accoglienza che Amina e Gaia riservano ai loro ospiti. Per il momento, mi godo “per conoscenza” il secondo weekend di “Un terzo ciascuno” (e rosico!). A raccontare in diretta i Terzi di Siena, oggi e domani ci saranno Alessandro Bertini (il socio!) di Girovagate, Monica Nardella di Turista di Mestiere e Daniela Croccolino per Trippando (in sostituzione di Giovy Malfiori, colpita da sfiga-dell’-ultimo-minuto). Tre blogger accompagnati dai rispettivi partner, perché per questo secondo appuntamento le menti pensanti del blog tour hanno studiato e proposto un “menu senese” per coppie. Chissà dove ci porteranno e cosa ci faranno apprezzare… sperando per loro che il sole splenda sulla città anche in questo weekend, vi ricordo che potete seguirli attraverso l’hashtag #UnTerzoCiascuno. E se siete in giro per Siena, seguiteli di persona! Dall’antipasto ricevuto lo scorso weekend, sono certa ne varrà la pena