Una volta un politico, non ricordo chi, disse: “ Una smentita è una notizia data due volte “, e poi mica si può smentire quello che realmente si è detto. Sono consapevole del fatto di avere un pensiero complesso, spesso incomprensibile, quasi contraddittorio a prima vista, ma questo dipende anche, dagli occhi che leggono o ascoltano, nel senso che le stupidaggini possono rimanere tali anche dopo molte viste.
Tuttavia, desideravo, esprime il mio punto di vista, sempre nei limiti su indicati sull’Amministrazione Comunale di Canicattini Bagni, val la pena anche ripetersi, in una complessa sintesi…, ma almeno è la mia di sintesi. Non prima però di aver precisato, che per me le cose, qualsiasi cosa, non sono mai solo bianche o solo nere, c’è del bianco nel nero, e del nero nel bianco.
“ Canicattini, in questi anni non avrebbe potuto avere Sindaco migliore di Amenta, tuttavia conoscendo la persona, mi sarei aspettato e soprattutto mi aspetto che possa fare molto meglio e di più.
Non bisogna dimenticare che la città, prima di quest’epoca ha vissuto periodi assolutamente incolori, rispetto ai quali la società si era ormai assuefatta, adagiata, e quindi proporre o tentare innovazioni non è stato, e non è facile.
In relazione al contesto sociale, sono stati prodotti grandi sforzi, al fine di rendere migliore la città, in particolare favorendo il proliferarsi dell’associazionismo, fiore all’occhiello, ma che oggi ha raggiunto livelli inimmaginabili, proponendo unità e non come in passato, concorrenza.
Quello che va criticato all’amministrazione è che spesso in questo progetto ha cercato di favorire alcune espressioni anzi chè altre, spesso quelle più vicine, e questo non si concilia con il tentativo più ampio di coinvolgere l’intera società. Un altro elemento, molto legato al precedente, che lascia perplessi rispetto all’azione politica è quello di non essere riuscita nel suo obiettivo prioritario e nobile, quello di rappresentare un’amministrazione non di parte, e cioè di essere espressione dell’interra città.
Questo elemento innovativo, non è presente in altre realtà vicine e lontane, in altri Comuni il problema non si pone neppure, qui esiste un laboratorio sperimentale, qualcosa di nuovo, che spesso trova impreparati non solo i cittadini, legati a vecchie concezioni, ma soprattutto chi propone nuovi modelli, al punto di essere la stessa amministrazione impreparata e quindi cadere in errore, adottando in ultima istanza comportamenti tipici della peggiore politica, spesso inconsapevolmente.
Non sono interessato ad argomenti di natura economico o altri “ palliativi “ simili, per due ordini di ragioni, la prima che nessuna amministrazione locale su questi temi ha possibilità di incidere, ma soprattutto perchè ribadisco, se non c’è un cambiamento della nostra mentalità, non andremo lontani, neppure se tutti i trasferimenti ( soldi ) di Stato e Regione riservati ai i Comuni siciliani, arrivassero tutti nella nostra città.
In relazione agli aspetti più intrinsecamente politici, se c’è qualcosa di cui la città ha bisogno in questo momento di grandi difficoltà è quella di essere unita, senza scambiare però l’unità di intenti, con l’omologazione sulle posizioni dell’amministrazione, che va controllata, e l’opposizione dopo tanti anni, oggi esiste e compie efficacemente il proprio ruolo, soprattutto nella persona di Pietro Savarino, quello che manca è proprio la città, assente dalla politica, incapace di esistere nella politica. Questo nella mia concezione di politica, e più in generale di società, è una responsabilità che va ascritta alla classe politica ed in particolare all’Amministrazione Comunale, che nel nostro caso specifico si esprime quasi esclusivamente nella persona del Sindaco, e sarebbe più opportuno che oltre al Sindaco ci fosse anche un amministrazione più ampia, come lo stesso Sindaco sostiene.
Probabilmente la chiarezza non è il mio pregio, tuttavia non si può sempre dire come al solito “ ca sugnu co trasi e niesci “, su questo non sono d’accordo, io sono con il Sindaco.
Paolo Giardina
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