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La polizia perquisisce la loro casa dopo aver inviato come esca una rivista pedopornografica olandese e asserisce di aver trovato molte altre riviste di quel tipo. Inoltre la polizia aveva raccolto la testimonianza di molti bambini che a loro dire erano stati protagonisti di strani giochi sessuali ideati da Arnold e da Jesse.
Ma tanti altri bambini , intervistati dal regista, hanno affermato di non aver mai visto nulla.
Una storia americana- Capturing the Friedmans, documentario di Andrew Jarecki è un qualcosa che scuote nel profondo la coscienza di chiunque lo guardi.
Se è facile pensare che Arnold Friedman e suo figlio Jesse sono due mostri nascosti dietro la solita facciata perbenista come pensa la polizia e il procuratore che li accusa di crimini infamanti di fatto rovinando le loro vite, il film di Jarecki in realtà scava molto più in profondo nella sensibilità di ognuno che si trova di fronte a una storia estremamente complessa.
Tutto costantemente in bilico tra una caccia alle streghe e una realtà invece che sembra molto differente almeno stando a vedere tutti i filmini amatoriali casalinghi che il regista inserisce nella narrazione, un qualcosa di selvaggiamente destabilizzante e che invece di dare risposte continua a creare domande a cui ci si guarda bene dal rispondere.
Le accuse sono infamanti, le conseguenze delle colpe di alcuni si espandono a tutti, la quieta vita familiare è contrapposta all'azione diffamatoria dei mass media che creano il mostro e lo lasciano lì in pasto al loro pubblico famelico ben felice di aver trovato il mostro della porta accanto.
Arnold e Jesse Friedman non hanno neanche il physique du role dei mostri mangiabambini ma ormai sono stati etichettati in questo modo e non possono far nulla per cambiare le cose.
Jarecki da buon documentarista non prende posizioni, in questo la sua tecnica di costruire il film è assai diversa da quella di un Michael Moore che assume sempre un punto di vista ben preciso e tende a dimostrare la sua tesi in ogni sua pellicola.
Espone fatti, testimonianze anche contraddittorie, denuncia una sostanziale mancanza di prove, racconta un processo in cui la verità sembra non interessare a nessuno, sembra importare solo di neutralizzare i mostri appena catturati, narra di schermaglie tattiche da parte dei vari avvocati che contribuiscono a creare confusione ( addirittura viene tirata fuori un'accusa di abusi sessuali su Jesse da parte del padre Arnold per alleggerire la posizione processuale del figlio) e "cattura" come dice il titolo ma non nel senso di imprigionare ma nel senso di inquadrare , le dinamiche di una famiglia come quella dei Friedman , essa stessa percorsa dal dubbio riguardo questa storiaccia di abusi ai bambini ( esemplificativa è la posizione della madre che decide sin da subito che il marito è colpevole non dando spiegazioni riguardo a questa sua sensazione).
Chi guarda Una storia americana - Capturing the Friedmans, documentario premiatissimo per ogni dove e candidato all'Oscar, avrà una visione completa e sostanziale dei fatti e delle controversie ad essi legate, tutto quello che è necessario per avere, formarsi una propria idea a riguardo.
Ma , qualunque posizione si assuma, il dubbio rimane.
E rimarrà per sempre.
( VOTO : 8 / 10 )
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