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Una storia di iniziazione nella provincia francese vince ad Angoulême 2012

Creato il 14 febbraio 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco
 

Una storia di iniziazione nella provincia francese vince ad Angoulême 2012> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="210" width="159" alt="Una storia di iniziazione nella provincia francese vince ad Angoulême 2012 >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-medium wp-image-44979" />A leggere TMLP può tornare in mente il racconto delle parigine de L’Odio, il film di ormai quasi vent’anni fa diretto da Kassovitz. Anche qui siamo nella periferia francese e i quartieri fatti di alti palazzoni circoscrivono le vite di centinaia di persone tenute assieme dalla casuale appartenenza a un luogo fisico; ma, a differenza del film, il fumetto è ambientato negli anni Settanta.
Tra le lame di luce e ombra che tagliano il cemento e i boschetti di verde abbandonato, si muovono bande di ragazzini preadolescenti, che battono le strade deserte di adulti, scorazzano in bicicletta, giocano a pallone, spaccano finestre e si ingozzano di mele per smerdare gli zerbini di chi quel pallone glielo buca.
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="285" width="216" alt="Una storia di iniziazione nella provincia francese vince ad Angoulême 2012 >> LoSpazioBianco" class="alignright" />Gillou, Jojo, Jean-mi, Tonio esplorano la linea di demarcazione tra un’infanzia ben poco spensierata, ma comunque imbevuta di racconti, fantasmi e archetipi leggendari, e la cruda realtà del mondo adulto, dove gli scatti di violenza sono improvvisi e brutali in un equilibrio altrimenti fatto di gesti di rispetto e omertà.

TMLP, acronimo di “Ta mere la pute” (“Quella puttana di tua madre”, scritta sul muro che compare in uno dei momenti più commoventi della storia), narra proprio di questa età di mezzo, dove tutto dovrebbe essere ancora possibile, ma dove la rabbia tipica dell’adolescenza in certi casi non può far altro che mischiarsi alla rabbia sociale, alla povertà, all’assenza di prospettive reali, in una spirale discendente senza orizzonte di salvezza, provocando quegli atti definitivi che fanno esplodere la vita in mille particelle difficilmente ricomponibili.
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="229" alt="Una storia di iniziazione nella provincia francese vince ad Angoulême 2012 >> LoSpazioBianco" class="alignleft" />TMLP è un racconto dolente, tragico ma insieme lieve, che per molti versi richiama i nostrani Gipi e Reviati, dal disegno in levare simile più al (finto) naif schizzato e distorto di alcune tavole del secondo che al poetico pittorialismo acquarellato del primo, e dalla bicromia di grigi che mima le fotografie sbiadite dal tempo.

Gilles Rochier, autore francese partito con l’autoproduzione Envrac e ormai approdato all’editoria specializzata, ha conquistato a tal punto i francesi da meritarsi il premio rivelazione al recente festival di Angoulême, (premio che ricordiamo essere andato tra gli altri a Baru nel 1985, Dupuy-Berberian nel 1989, Trondheim nel1994, Guibert nel1998, Blain nel2000, Satrapi nel2001, Vivès nel2009) e non si può che sperare che quest’opera sia presto tradotta in italiano.

Abbiamo parlato di:
TMLP Ta mere la pute
Gilles Rochier
6 Pieds Sous Terre éditions, 2011
72 pagine, brossurato, colore – 16,00€
ISBN: 9782352120674

 

Riferimenti:
Blog dell’autore: envraccity.wordpress.com

 




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