Una storia italiana. purtroppo.

Creato il 10 gennaio 2014 da Kelvin
Guardate bene questa foto: è il volantino che il circuito The Space (catena di multisale che ha in Mediaset, e quindi in Silvio Berlusconi, il proprio azionista di riferimento) ha esposto nell'ambito delle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento. Ci sarebbe tanto da dire, ma volutamente evitiamo di dilungarci affinchè ognuno di voi possa farsi la propria idea... senza polemizzare e senza clamori.
Ci permettiamo soltanto di esternare la nostra amarezza di fronte a questa ennesima arroganza tutta italiana (altro che una storia italiana, slogan caro a Sua Emittenza) che, per l'ennesima volta, prende a pesci in faccia la cultura, la libertà d'informazione e anche l'intelligenza della gente.
Lo sappiamo benissimo, cari amici di The Space, che sono gli spettatori a decretare il successo di un film. Non dovevate arrivare voi per scoprirlo. Il problema è un altro, quello che vi guardate bene da esporre al pubblico: lo spettatore oggi, in Italia, è davvero libero di scegliersi il film che vuole? La distribuzione cinematografica è davvero indipendente e pluralista? Esiste davvero una meritocrazia nel rapporto incassi/qualità artistica? Domande retoriche, le risposte le conoscete. Senza dimenticare che il compito del critico, del recensore, dell'umile blogger non è la promozione ma la discussione del film.
Non per i signori di The Space, però. Per loro l'unico criterio di giudizio artistico sono i soldi che riescono a far incassare ai film proiettati nelle loro strutture.
Una storia tipicamente italiana.
p.s. a scanso di equivoci, specifichiamo che non ce l'abbiamo assolutamente con Checco Zalone e il suo film, che non abbiamo visto e che, secondo varie opinioni captate qua e là, non sembra neppure così terribile... peccato davvero che sia diventato oggetto della discordia.

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