Prendo una tazza di caffè per svegliarmi, che quel cannolo dopo pranzo è stata la morte mia.
Una tazza di caffè per avere la mente lucida, o almeno ci provo, su nuovi progetti che vorrei realizzare.
Tengo le dita incrociate. Perchè sarebbe bello. Sarebbe giusto. E sarei felice.
Bevo una tazza di caffè per imprimermi nella testa le parole di chi mi ha detto di prendere una settimana di ferie, prenotare, riempire la valigia e andare.Non so perchè ma il solo pensiero di affrontare i preparativi di una valigia mi fa venire l'ansia. Io che porto sempre troppo per paura di aver portato troppo poco. Lo so, non sono (ancora) una da bagaglio minimalista.Un mappamondo virtuale che gira di fronte a me. E quei quattro puntini che lampeggiano. Devo sceglierne solo uno e la scelta è davvero difficile. Anche se, in fondo in fondo, saprei già anche dove andare.Devo solo prendere coraggio e iniziare le ricerche. Ma quel puntino lì, è il più giusto e il più lampeggiante di altri.E pensare che una persona me lo ha ricordato quasi a caso.
Sorseggio una tazza di caffè per far passare più velocemente quest'ultima oretta in ufficio prima del mio ponte in cui spero di riuscire a fare un po' di cose che mi sono messa in testa di fare. Contando su un tempo non clemente, ma io sono testarda e pure un po' Wonderwoman sicché ce la farò.
I minuti scivolano mentre il caffè si è esaurito da un po' ormai. Guardo fuori dalla finestra e penso che non ho voglia di tornare a casa. Mi farò una passeggiata.