Due macchine con un po’ di atleti e molti bagagli, due gruppi di ragazzi in treno, uno con partenza venerdì pomeriggio, l’altro sabato mattina. Un fine settimana di sveglia all’alba e di gare, tra Roma e i paesi della campagna circostante, tra il centro federale di Montelibretti e il complesso Sport Life di Mentana. Due giorni di spostamenti tra la palestra di scherma e il poligono di tiro, tra la piscina dell’Acqua Acetosa e la pista di atletica della Farnesina, al Foro Italico. Naturalmente sbagliando strada ogni tanto – fa parte dell’avventura –, nel clima di giusta tensione emotiva che accompagna una competizione nazionale ma con lo spirito vacanziero di chi fa sport per divertirsi e stare con gli amici. Per le società di pentathlon moderno che vivono lontano dalla capitale, sparse tra Torino, Asti e Modena, le trasferte sono quasi sempre così. Si partecipa per passione, indispensabile in uno sport come quello delle cinque discipline così poco popolare e ancor meno “ricco”, ma anche per togliersi soddisfazioni e raggiungere buoni risultati. Come quelli raccolti dai ragazzi torinesi, tornati a casa domenica sera con diverse medaglie; tutte ugualmente belle e importanti, anche se di colori diversi.
La prima l’ha conquistata sabato Giorgio Malan, al termine del Campionato Italiano Ragazzi e Allievi. Nel 2014 Giorgio ha vinto tutte le gare nazionali cui ha partecipato ed era alla sua prima gara importante nella categoria Ragazzi. Secondo dopo il nuoto (record personale abbattuto), ha perso una posizione nel combined, mescolando la sua corsa fantastica a un tiro più incerto per la grande tensione. Il primo sentimento è stato la delusione per la vittoria sfumata, per aver gareggiato al di sotto delle proprie aspettative nella disciplina tecnica. Ma qualche ora dopo, il bronzo non è sembrato poi così male e al ritorno a casa sarà la spinta per allenarsi ancor meglio di prima.
Torino è stata l’unica società a presentare una squadra femminile Allieve (Agnese, Eugenia e Francesca); un aspetto rilevante visto il momento storico del pentathlon moderno in Italia. Ma al di là dei numeri e delle poche risorse, rimangono i rapporti umani che questo sport sa creare tra i ragazzi di una stessa società o di squadre diverse; legami che solo le trasferte possono creare e che non si scioglieranno più. Per accorgersi che non è retorica basta chiedere a Giulia, Eugenio e Tommaso, presenti alla gara di sabato e rientrati a casa in serata per la partenza della gita scolastica, la mattina successiva.
Si è gareggiato anche domenica, con il Trofeo Nazionale delle categorie giovanili che ha visto altri tre podi torinesi. Sul primo è salita l’atleta più piccola, Francesca Pucci, all’ultima gara tra i Cuccioli prima del passaggio tra le Esordienti B. “Franceschina”, come viene chiamata da tutti i compagni di squadra più grandi, prima a nuoto e terza a corsa, ha ottenuto il punteggio migliore vincendo la sua prima gara nazionale.
Il secondo oro del P.M.To porta invece la firma di Giulia Cesano, prima sulle tre prove (tiro mirato, nuoto e corsa) e argento nella classifica di combinata, cioè senza il tiro. Due medaglie speciali, perché arrivate nonostante un infortunio al ginocchio che non permette a Giulia di allenarsi come vorrebbe. Ma il talento e la voglia di vincere sono gli stessi di sempre; la volata solitaria nell’ultimo rettilineo della pista di atletica ne è l’immagine più limpida.