È uscito una settimana fa il primo libro di Elisa D’Ospina dal titolo “Una vita tutta curve” edito da Giunti Editore. Elisa è una Top Model Curvy a livello internazionale. Ma non solo. Da anni è impegnata nella lotta contro i disturbi alimentari denunciando il proliferare sul web di siti pro anoressia e pro bulimia ed è stata per questo protagonista di campagne di sensibilizzazione che hanno coperto l’intero globo . Scrive per Leonardo.it e Vogue.it, di cui è web-editor ed attualmente dispensa consigli di stile come curvy coach su Rai2 ogni settimana dal lunedì al venerdì all’interno del programma “Detto Fatto”.
La storia di Elisa raccontata nel libro è la storia di tante, tantissime ragazze che vivono in un corpo che non sentono loro. Quello di Elisa adolescente era un corpo fuori misura. Una teenager troppo alta e troppo robusta per poter fare la modella. “Al massimo nella moda potrai pulire i cessi” le è stato risposto quando da giovanissima si presentò ad un casting. Eppure Elisa ce l’ha fatta. Dalla provincia di Vicenza è arrivata a calcare le passerelle di Milano, Parigi e New York, diventando testimonial di numerosi brand internazionali in tre continenti ed è arrivata a collaborare con la più importante rivista di moda al mondo: Vogue.
Elisa non è una taglia 36 e non si è mai sottoposta a diete punitive o sedute di palestra massacranti per adeguarsi alle misure che il mondo dell’alta moda impone. Anzi, da sempre ha lottato contro costrizioni e pregiudizi e, portando in passerella la sua taglia 48, ha dimostrato che la bellezza non risponde a un unico canone. In sintonia con la ”rivoluzione curvy” ha creduto in un nuovo modo di intendere la femminilità e vivere in tutta libertà e serenità il proprio corpo.
Ha sempre lottato contro tutti e contro tutto. Si è sempre sentita diversa. E della sua diversità ne ha fatto un vanto e una professione. Nella sua lotta però non è mai stata sola, perché come afferma nel suo libro quando illustra le regole d’oro per ritrovare la propria autostima e vivere in pace con se stesse, la prima regola è quella di circondarsi di persone che ci vogliono bene.
Le porte sbattute in faccia sono state tante, ma alla fine come in ogni ambito, il successo vero è arrivato, un successo che le ha permesso di diventare testimonial internazionale dell’impegno curvy. Giovanissima, ha ideato la prima campagna di sensibilizzazione contro la magrezza imposta dal fashion system, che ha fatto il giro del mondo scuotendo profondamente l’opinione pubblica. E, forte del risultato ottenuto, ha continuato a diffondere il messaggio: in tv, sul web, sulle riviste di settore, e ora con questo suo primo libro. Un libro che trasmette speranza o comunque la forza per attendere fiduciose un futuro migliore, facendo leva su ciò che gli altri non hanno: la nostra diversità.