Quindicesima edizione, Venerdì sera, del galà benefico “Una voce per Padre Pio”, dalla Piazza S.S. Annunziata di Pietralcina, il cui ricavato dovrebbe servire alla costruzione di un liceo in Costa d’Avorio, obiettivo purtroppo non raggiunto al termine dello spettacolo, con le donazioni telefoniche, come ha allarmisticamente sottolineato il direttore della Onlus a capo dell’iniziativa, irrompendo platealmente sulla scena proprio mentre il conduttore Massimo Giletti era ai saluti finali. Gli ascolti non sono stati straordinari, 3 milioni e 156mila spettatori, per il 13,11% di “share”, non in concomitanza, su altre reti, con una controprogrammazione particolarmente competitiva, per cui lo si potrebbe imputare a una certa stanchezza del pubblico di fronte a un appuntamento annuale che continua a proporre ormai sempre gli stessi ingredienti, ossia incontri da “talk” sul genere domenicale, comodamente seduti in poltrona, di Giletti e i suoi ospiti, tra cui medici che hanno avuto in cura il santo, parenti alla lontana, collaboratori laici, confratelli che l’hanno conosciuto, che ormai hanno esaurito il repertorio di episodi della sua vita da raccontare, più originale, semmai, Lino Banfi, nel ricordare le capacità innate di “narratore di barzellette” di Padre Pio, che aveva “i tempi dell’attore” e che amava i comici come Macario e Walter Chiari e le sue proverbiali “sfuriate”. Fra le “vecchie glorie” di punta, Ornella Vanoni, con deformazione delle labbra da tribù africana del Ciad, Al Bano, in completo bianco e camicia nera, capello crespo opaco improvvisamente corvino, forse frutto di una tintura “fai da te” e Anna Oxa, levigatissima e con ciglia portate a parasole, esclusa, nonostante le origini baresi, dal “siparietto” dialettale da “Puglia Pride” recitato dalla co-conduttrice, Maddalena Corvaglia, assieme a Carrisi e Banfi, che doveva essere uno dei rari intermezzi divertenti, peccato che i loro non corregionali (il resto dell’Italia), in assenza di sottotitoli, non abbiano potuto condividerlo.
Fin qui, niente di nuovo, normale amministrazione, si potrebbe dire, ma ora arriva il bello, tutti gli altri ospiti provenivano dalla concorrenza, a partire da Francesco Testi e Massimiliano Morra, degni eredi di Gabriel Garko, che grazie alla “fiction” “Furore”, “furoreggiano” presso il pubblico femminile, assieme hanno letto pagine di Padre Pio, Giletti li ha introdotti con uno “spot” in piena regola “Ora due attori che stanno avendo grandi successi dall’altra parte, su un’altra rete (ndr Canale5)” e Danilo Brugia, che si è cimentato come cantante, affiancando la soprano Cecilia Gasdia, in “Un amore così grande”, indimenticato Stefano Della Rocca nella “soap” “Cento Vetrine” e pronto a indossarne nuovamente i panni entro l’anno, anche lui creatura di Mediaset, ma potevano forse mancare gli “amiciani”? Nemmeno per sogno, con Giletti non esiste questo rischio ed eccoli, uno per volta, a cominciare dai Dear Jack, che al loro apparire hanno strappato strilli isterici alle ragazzine – tutte regolarmente munite di cellulare e pronte allo scatto – e che forse stanno inflazionandosi un po’ troppo, ultimamente, infatti, sbucano fuori dappertutto, per i quali il conduttore ha speso parole entusiastiche “Questi sono il futuro della canzone …
Ringrazio Maria De Filippi, non è stato facile averli, perché sono pieni di impegni … Io mi sono sempre schierato a favore dei ‘talent’ …. è nuova linfa per la musica” e Alessio, il “leader”, si è agganciato al discorso “Non credevo nei ‘talent’, ma la vera palestra l’ho realizzata lì dentro” e non ha fatto mistero di quali siano le mete megagalattiche perseguite dalla “band” “Il nostro sogno è durare come i –Rolling Stones- (mica Marta sui Tubi!) anche col fisico di Mick Jagger”, a seguire si sono visti Luca Napolitano (“Amici 8”, l’edizione di Valerio Scanu e Alessandra Amoroso), che si è esibito in “Mamma” assieme a Cheryl Porter e ha annunciato un album che dovrebbe uscire fra quattro mesi, ultimo in ordine di apparizione, Antonino Spadaccino (“Amici 4”) che sempre con la Porter ha cantato, con la sua voce un po’ grezza, “Hallelujah”.
Finalmente Frate Alessandro, sul quale, ad Assisi, era stato interrotto il collegamento per dare spazio ai Mondiali di calcio, è riuscito a ultimare il brano che gli è stato affidato “Fratello Sole Sorella Luna”, già cantata, il 14 giugno, da Claudio Baglioni a “Con il cuore – Nel nome di Francesco”, a quanto pare, si “ricicla” a volontà.
Grande (e incomprensibile) assente, da entrambe le manifestazioni a sfondo religioso, Suor Cristina, come mai non è giunta la “chiamata” (della Rai)?
by Fede