Non so se vi siete resi conto, ma mezza Italia (anzi mezzo mondo) era più in fibrillazione per l’uscita di iOS9 che per qualsiasi altra cosa. E mi ci metto anche io eh, super tecnologica come sono, che appena esce una novità informatica sono la prima a volerla avere e toccare. Passiamo la maggior parte dei nostri giorni con i nostri telefonini e anche quando stiamo con altra gente abbiamo per forza la necessità di messaggiare con chi non è presente. Fotografiamo la nostra faccia, il cibo, i paesaggi, con una smania ossessiva di dover per forza condividere quella foto. E magari è anche bello riuscire a portare un po’ delle nostre emozioni verso chi non le sta vivendo in prima persona. Condividere è una bella cosa, ma solo se non si perdono quegli attimi che solo vivendo riusciremmo a respirare. Davanti ad un roseo tramonto, dovremmo guardarlo, sentirlo, annusarlo piuttosto che fotografarlo. E invece che stare su Whatsapp forse dovremmo prima parlare con la persona che abbiamo davanti.. A volte è difficile farlo. Lo è anche per me eh. Ma riflettiamoci, insieme a Wind, che quest’anno torna con le sue convenienti offerte sul mobile e internet ma che manda anche un chiaro messaggio: usate la mia rete dati per interagire con chi volete ma soltanto se prima avrete usato i vostri sensi per farlo con chi vi sta davvero intorno. Nella vita reale. Con il video che trovate a fine articolo, girato in collaborazione con Ogilvy dal maestro Giuseppe Capotondi, potete lasciarvi ispirare da un corto ispirato ad uno dei temi più attuali: il basare la propria vita sul reale invece che sul digitale. E allora guardatelo e cercate di immedesimarvi nel bambino protagonista: voi cosa avreste fatto? Cosa avreste messo al primo posto? Io, da ingegnere informatico, vi dirò.. Avrei fatto la stessa scelta del bambino. Allora, che ne dite? Più emozioni vere o più vibrazioni da messaggio su Whatsapp? A voi la scelta.