Under skin

Creato il 17 ottobre 2011 da Roseselavy
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Biennale d'Arte
Venezia

Con "UNDER SKIN" non vi parlerò di plasticità e di scultura, ne tantomento di nuove frontiere di tatuaggi... ma di una forma artistica che si nasconde sotto la pelle delle opere bidimensionali e dentro la materia prima... una forma artistica fatta di forme che si articolano nello spazio tramite texture, imbottiture, fenditure o manipolazione di materiali e pigmenti.
Esse si stanziano con discrezione lungo gli ampi spazi dell'Arsenale, durante la Biennale di Venezia, e sono una chiara interpretazione del tema "ILLUMInazioni" della stessa esposizione d'arte. Tramite le sporgenze create su materiali come metallo, cemento e tessuto, gli artisti hanno voluto ricreare una percezione di luce data dal gioco di volumi ed ombre. I quadri in questo modo sono vivi ed emozionali. Spesso monocromatici e poetici, a volte ricreati nella materia grezza di cui sono fatti. Si ispirano al mondo organico e naturale... all'archittettura e alla geometria, al passato e alla tecnologia del futuro.
Di seguito vi mostrerò questa nuova interpretazione dell'altorilievo e del bassorilievo, attraverso degli ingrandimenti di quadri e istallazioni, e abbinerò a tali immagini delle creazioni di moda create con lo stesso concetto di base.

Opera di MAI-THU PERRET del 2011, realizzata con un manichino in schiuma e acciaio, testa di vetro soffiato e replica di THE SKELETON DRESS 1938 di Elsa Schiaparelli.


A confronto l'idea del rilievo, dalle forme organiche, sull'abito di Elsa Schiaparelli (sopra) e sulla creazione di uno degli artisti della moda concettuale contemporanea Hussein Chalayan (sotto)


Hussein Chalayan


un'esempio stavolta di bassorilievo sul panno


... passiamo ai metalli, con questo ritratto creato rompendo e plasmando un reticolato di ferro filato.


volume e forme create grazie allo stropicciamento della materia e del piano bidimensionale.
Sopra un'opera della biennale e sotto un'immagine del fotografo Nigel Tomm e l'inconfondibile boccetta del profumo BANG di Marc Jacobs.


Nigel Tomm


BANG, la nuova fragranza per uomo di Marc Jacobs fatta di pepe bianco e nero, falso pepe, benzoino, patchouli e vetiver.


altorilievi come forme viventi che vogliono uscire dalla bidimensionalità delle tele...



materia pura plasmata e resa viva grazie ad un effetto plastico d'effetto come nel caso di questo quadro di cemento.



colore denso riversato nella tela e plasmato con pennelli e spatole. Ricorda la tecnica di Van Gogh, il quale riversava direttamente il colore nelle tele per poi scolpirne il disegno.


un esempio di rilievo in una lavorazione su pelle da Material Connexion, Milano


forme e rilievi anche su superfici plastiche e scultoree, come se questi oggetti avessero una pelle, una corazza.... simili ad esseri amorfi.


la tecnica scultorea viene adottata e scalfita anche nei capi come in questo esempio di Joanna Prichard


i rilievi prendono forme umane, ammassate, confuse, mescolate, fuse.


hanno comunque un qualcosa di armonico.... come le scarpe scultoree di Victoria Spruce (sotto)


Victoria Spruce


geometrici, scalfiti, scarnificati, lineari.... monocromatici


Marcus Ohlsson


Abiti come una seconda pelle e la nostra pelle come un abito.


Alba Pratt



incisioni



inciso, graffiato, scalfito, bucato, rammendato.... i termini che si possono usare pre questa sorta di tendenza sono tanti.
L'importante è trovare la nostra giusta espressione nelle forme e nei rilievi che vogliamo ottenere e che rappresentano meglio le nostre emozioni.






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