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UNDICI SETTEMBRE - dodici anni dopo

Creato il 11 settembre 2013 da Letteratitudine

[torrigemelle.jpg]Ritorna l’undici settembre.

Ripropongo il post (con le stesse domande… per me ancora attuali). Chi vuole può lasciare le proprie considerazioni (magari ri-leggendo i vecchi commenti). Questo post, del resto, si traduce anche - e soprattutto - in un invito a ricordare…

È strano. A volte l’11 settembre 2001 mi sembra ieri. Altre volte mi sembra di pensare a un avvenimento lontanissimo, accaduto una vita fa.

È così anche per voi?
E quelle immagini…

Quelle immagini terribili degli aerei che trafiggono i grattacieli, pensate che abbiano mantenuta intatta la loro atrocità?

O le trovate un po’ sbiadite (magari perché, alla fine, ci si abitua a tutto)?

E cosa ritenete che, oggi, in riferimento a questa tragedia, sia particolarmente importante ricordare?

Massimo Maugeri



Di seguito, il video dell’edizione speciale del TG1 andata in onda quel giorno, dove avrete modo di riascoltare - tra l’altro - una parte della diretta della CNN tradotta in simultanea da Monica Maggioni.

A seguire, il film-inchiesta di Massimo Mazzucco che ha fatto molto discutere. Un video agghiacciante - con scene forti - che circola da tempo sulla rete e che sposa la teoria del complotto. Si chiama Inganno globale e dura un’ora e mezzo circa. Se avete tempo date un’occhiata (magari con un po’ di distacco, per non farvi influenzare troppo; ma guardatelo).

LIBRI SULL’UNDICI SETTEMBRE

Segnaliamo i seguenti libri sull’undici settembre…

11 settembre. Io c'ero
Titolo: 11 settembre. Io c’ero
Autore: Giorgio Radicati
Curato da:  G. Capecelatro
Editore: Iacobelli

È l’11 settembre 2001. Non sono ancora le 9.00 del mattino, i vetri dei grattacieli di New York riflettono l’azzurro di un cielo terso inondato di sole. Come ogni giorno, il console Giorgio Radicati è pronto a iniziare la sua giornata di lavoro. È ancora in macchina, chiuso nel traffico caotico della Grande Mela, quando viene raggiunto da una telefonata: un incidente, un aereo… Testimone e a suo modo protagonista, Giorgio Radicati ci racconta la New York dei giorni dell’attacco alle Twin Towers, in un diario in cui alla cronaca degli eventi, scanditi dall’incessante susseguirsi di notizie, fanno da contrappunto i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Il lavoro quotidiano si interseca alla straordinarietà della situazione, le paure all’urgenza di risolvere i problemi pratici. In ogni riga si avverte la tensione dell’incarico che segna i rapporti con la comunità italoamericana, le istituzioni italiane, la stampa, così come la necessità di non perdersi d’animo di fronte alle persone che bussano alla porta del consolato o alle testimonianze di coloro che sono scampati al disastro. Rivivono attraverso le pagine, le strade di una città che si trasforma di ora in ora: vitale e pulsante di prima mattina; immobile e muta di fronte alla tragedia; poi di nuovo unita e orgogliosa tra le veglie, le luci delle candele e i colori delle bandiere americane, disperatamente alla ricerca di una normalità che anche a distanza di anni, continua a trasmettere una sottile, latente inquietudine.

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Nei prossimi giorni, verranno segnalati altri libri usciti quest’anno sull’undici settembre: alcuni di questi sono inseriti in questo elenco

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Zero²

Zero² (edizioni Piemme)

di Giulietto Chiesa

L’aereo che avrebbe colpito il Pentagono non è quello indicato dell’American Airlines. La scatola nera “trovata” stabilisce una rotta diversa. Nuovi video del crollo dell’edificio 7 del World Trade Center – non colpito da nessun aereo – mostrano una distruzione repentina, inconcepibile secondo gli assunti della “verità” che è stata offerta all’opinione pubblica.L’esercitazione militare Vigilant Guardian oscurò proprio in quel giorno gli schermi della difesa aerea degli Stati Uniti d’America per quasi tre ore. Chi doveva difendere la massima potenza mondiale era stato accecato da immagini virtuali.Rivelazioni di WikiLeaks adombrano inquietanti scenari da golpe.“Testimoni oculari” ammettono la non veridicità delle loro dichiarazioni iniziali.Sono solo alcune delle nuove prove che il gruppo indipendente che ha a lungo indagato sull’attentato dell’11 settembre mostra oggi come autentiche “pistole fumanti”. Dieci anni sono passati da quel tragico giorno che cambiò la storia del mondo. Da dieci anni siamo in guerra contro il “terrorismo internazionale”. Da allora non un solo responsabile è stato individuato con certezza. Nessuno è stato incriminato. Nemmeno Osama bin Laden lo è mai stato, per l’11 settembre.Al mondo è stata raccontata una versione di complotto – 19 terroristi islamici armati di taglierini – che, ne sono convinti gli autori di questa poderosa inchiesta che allinea un’enorme mole di dati e coinvolge un gran numero di specialisti, non regge alle più elementari verifiche. Sono proprio quelle verifiche a suggerire ipotesi ben più razionali e realistiche e a conferire una certezza: proprio non può essere andata come ci hanno raccontato.L’11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un’offensiva che ha già prodotto due guerre. La geopolitica di intere aree del pianeta è stata modificata. Ecco perché a parlare oggi dell’11 settembre non significa guardare al passato. Significa occuparci del nostro futuro. —

IDIOTEQUE di Alessandro De Filippo (Bonanno editore)

UNDICI SETTEMBRE - dodici anni dopo

Un ricordo condiviso tra tutti i cittadini del pianeta, per un’immagine globale, anzi globalizzata, della paura e del dolore. Da New Delhi a Kinshasa, da Teheran a Bejing a Oslo, tutto il mondo sogna lo stesso incubo, partecipa alla condivisione di un’immagine comune. Un’immagine che si solidifica in un ricordo collettivo e indelebile della morte di massa, inattesa e imprevedibile, che lascia tutti senza difese, senza risorse. E lascia a tutti la stessa irragionevole angoscia. Il cinema non sarà più lo stesso. Perché lo sguardo non potrà più essere lo stesso. L’11 settembre 2001 la catastrofe si è guardata allo specchio.

IDIOTEQUE di Alessandro De Filippo sarà presentato presso la libreria Feltrinelli di Catania il 16 settembre 2011, h. 18. Interverranno con l’autore, Antonio Di Grado e Fernando Gioviale

Quando si ama si deve partire di Delia Vaccarello (Oscar Mondadori)

Quando si ama si deve partire

Angela e Tamara si conoscono in una mailing list di lesbiche dove scambiano riflessioni e timori nati all’indomani dell’11 settembre 2001. Si scoprono affini, opposte, complementari, e presto intrecciano uno scambio serrato. Tamara racconta del lavoro in un Centro ascolto per giovani, dei figli, delle amanti. Angela, insegnante universitaria, svela il suo mondo, i rapporti finiti, il mare, il profumo dei gelsomini… Al primo incontro, Eros, appena nato, si svela già maturo. È amore, quello vero, quello grande. Ma… c’è un ma, in questa storia: Tamara nasconde un segreto che spaventa Angela e la allontana, e rende forse impossibile la sua felicità accanto alla donna che ama. Perché il mondo è pieno di ostacoli e le nostre vite di misteri; perché le famiglie tessono trappole di convenzioni e ricatti affettivi; perché i sensi di colpa soffocano la gioia, il sospetto e la gelosia si insinuano nell’estasi… Perché il nostro tempo, che sembra fermo, deve partire. Con il suo linguaggio preciso e sensuale Delia Vaccarello ci racconta una storia forte e intensa a tratti persino scabrosa, ma sempre soffusa di profonda poesia, che si fa metafora dell’Italia di oggi. Tra colpi di scena e ironia, scava nell’intimo dei protagonisti, mettendo a nudo i più segreti palpiti, le più sottili sfumature dell’animo.

Eleven in September di Silvia Tessitore
UNDICI SETTEMBRE - dodici anni dopo
Storie dall’11 settembre 2001 Eleven in September è un romanzo-reportage dalla New York post 11 settembre, con le testimonianze autentiche di sopravvissuti e scampati, che vede la luce nel decennale dell’attacco alle Twin Towers in segno di omaggio e rispetto verso quanti persero quel giorno la vita o la ragione, e per quanti hanno generosamente messo a disposizione di questo progetto le proprie storie, perché non fossero dimenticate. Silvia Tessitore - casertana, giornalista freelance, direttore di Zona, la casa editrice che ha fondato nel 1998 con Piero Cademartori - ha scelto per questo suo nuovo lavoro la formula del self-publishing per mantenere un profilo del tutto autonomo dal mercato editoriale italiano, nel quale lavora e del quale si occupa da circa vent’anni.

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