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Undici settembrini minimi

Creato il 09 settembre 2011 da Lucas
Undici settembrini minimiPare bestemmia dirlo eppuretutti o quasi hanno un undici settembregrande o mini-minimo.Del mio, zitto starò. Nondi un vicino gigantesco. Con scarpe scialuppe accompagna parentemisurando il suo passo; indi frenando,fermandosi, interrogando (mutomettendosi tra parentesi)ad incroci, a rotonde,disastrosi passi di lei.Pensa qualcuno: è scemo? è matto? ha bevuto?Per sua eroica pazienza più di qualcosa darei.
Giovanni Orelli, Un eterno imperfetto, Garzanti, Milano 2006
Avere la forza di raccontarlo il proprio undici settembre, tirarlo fuori dalle macerie. Quasi tutti hanno un kamikaze che gli ha rotto qualcosa dentro del suo precario equilibrio di esistente. Il blogger scava e cerca dentro la propria esplosione: chi fu colei/colui che decise una mattina di prendere l'aereo e di venirti addosso con la sua sicurezza? Io non avevo fatto il biglietto, io non volevo partire, io non sapevo nemmeno che tu sapevi volare. Sono restato a terra e ti ho vista/o in cielo e mi sono sentito una grande polvere addosso. Ho preso a tossire e a cercare di salire gli altipiani per raccogliere la tua cenere. O meglio: la mia cenere, quello che di me morì nell'istante in cui mi dicesti addio.

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