Casa dolce casa, vicino Montmartre, alla boulangerie di Gontran Cherrier e alla patisserie di Arnaud Larher.
Che si può volere di più?


Mettete in conto almeno 30/40 minuti di fila sul marciapiede, ma ne vale la pena (sempre che riusciate ad ordinare la cosa giusta destreggiandovi tra nomi giapponesi e descrizioni francesi molto approssimative!).


Ma la mia amica B. assicura essere buonissimo… brrrr!

Ovviamente io non volevo ordinare questa zuppa bensì il delizioso Téndon assaggiato a marzo, ma ho fatto confusione con i malefici nomi giapponesi.
Sono comunque sopravvissuta alla disavventura culinaria, sostenuta dal pensiero di un bubble tea digestivo.

Ci siamo consolate con una passeggiata notturna alla scoperta di Montmartre, quartiere che fino ad ora avevo sempre ingiustamente snobbato.


I wore: pants, Brunello Cucinelli; caban, Burberry; carré, ex-libris en camouflage Hermès; bag, Mulberry; faux fur jacket and hat, custom made; shoes, J. Campbell. Questa voce è stata pubblicata in gourmandise, My Instagram week, parigi, ristoranti. Contrassegna il permalink.
