Casa dolce casa, vicino Montmartre, alla boulangerie di Gontran Cherrier e alla patisserie di Arnaud Larher.
Che si può volere di più?
Si va a cena in rue Saint Anne a mangiare jap.
Mettete in conto almeno 30/40 minuti di fila sul marciapiede, ma ne vale la pena (sempre che riusciate ad ordinare la cosa giusta destreggiandovi tra nomi giapponesi e descrizioni francesi molto approssimative!). I wore: marinière, Petit Bateau; necklace, Zara; carré Ex-libris en camouflage Hermès; bag, Mulberry. Kamodon, ovvero una cosa molto Andrew Zimmern che io non avrei mai il coraggio di assaggiare.
Ma la mia amica B. assicura essere buonissimo… brrrr! Tempura-udon, ovvero come rovinare un delizioso e croccante gambero affogandolo in una tazza di brodo bollente.
Ovviamente io non volevo ordinare questa zuppa bensì il delizioso Téndon assaggiato a marzo, ma ho fatto confusione con i malefici nomi giapponesi.
Sono comunque sopravvissuta alla disavventura culinaria, sostenuta dal pensiero di un bubble tea digestivo. Bubble tea che ovviamente non c’è stato perché la sala da tè Le 37m2, come abbiamo scoperto con enorme disappunto, di domenica chiude alle 18.00.
Ci siamo consolate con una passeggiata notturna alla scoperta di Montmartre, quartiere che fino ad ora avevo sempre ingiustamente snobbato.
La cosa più adorabile al mondo: succhi di frutta a forma di Barbapapa.
Vi ricorda niente questo negozio di frutta e verdura?
I wore: pants, Brunello Cucinelli; caban, Burberry; carré, ex-libris en camouflage Hermès; bag, Mulberry; faux fur jacket and hat, custom made; shoes, J. Campbell. Questa voce è stata pubblicata in gourmandise, My Instagram week, parigi, ristoranti. Contrassegna il permalink.
Mettete in conto almeno 30/40 minuti di fila sul marciapiede, ma ne vale la pena (sempre che riusciate ad ordinare la cosa giusta destreggiandovi tra nomi giapponesi e descrizioni francesi molto approssimative!). I wore: marinière, Petit Bateau; necklace, Zara; carré Ex-libris en camouflage Hermès; bag, Mulberry. Kamodon, ovvero una cosa molto Andrew Zimmern che io non avrei mai il coraggio di assaggiare.
Ma la mia amica B. assicura essere buonissimo… brrrr! Tempura-udon, ovvero come rovinare un delizioso e croccante gambero affogandolo in una tazza di brodo bollente.
Ovviamente io non volevo ordinare questa zuppa bensì il delizioso Téndon assaggiato a marzo, ma ho fatto confusione con i malefici nomi giapponesi.
Sono comunque sopravvissuta alla disavventura culinaria, sostenuta dal pensiero di un bubble tea digestivo. Bubble tea che ovviamente non c’è stato perché la sala da tè Le 37m2, come abbiamo scoperto con enorme disappunto, di domenica chiude alle 18.00.
Ci siamo consolate con una passeggiata notturna alla scoperta di Montmartre, quartiere che fino ad ora avevo sempre ingiustamente snobbato.
La cosa più adorabile al mondo: succhi di frutta a forma di Barbapapa.
Vi ricorda niente questo negozio di frutta e verdura?
I wore: pants, Brunello Cucinelli; caban, Burberry; carré, ex-libris en camouflage Hermès; bag, Mulberry; faux fur jacket and hat, custom made; shoes, J. Campbell. Questa voce è stata pubblicata in gourmandise, My Instagram week, parigi, ristoranti. Contrassegna il permalink.