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UNFLOP PAPER - Le origini

Creato il 01 marzo 2012 da Darioujetto
UNFLOP PAPER - Le origini  Da GRAZIA.IT di Ottobre 2011.
È nato unFLOP paper, un nuovo progetto editoriale che parla d’arte contemporanea e moda.  Giovanni Aponte e Daniele Perra, direttori e ideatori della rivista ci hanno raccontato tutto di unFLOP, che sta per uscire con il secondo numero.  "Non solo una rivista d’arte e moda" Così recita la vostra presentazione.  Qual è il tocco in più di unFLOP paper?  La parola “rivista” in effetti ci stava un po' stretta. “unFLOP paper” è un progetto editoriale complesso, perché per ogni numero invitiamo un artista a realizzare un vinile e un package che contiene la rivista. Non solo quindi una rivista di arte e moda ma un “oggetto” unico da conservare, una vera e propria limited edition. Per il primo numero (SS2011) abbiamo coinvolto l'artista italiano Nico Vascellari che ha creato un perfetto cortocircuito tra immaginario visivo e suono. Il secondo numero (FW 2011/2012) appena uscito abbiamo invece invitato la tedesca Antonia Baehr. Artista a 360 gradi perché lavora anche come performer e regista. La sua è una straordinaria indagine sul “ridere”. 
Di recente nascono molte riviste indipendenti dedicate alla cultura contemporanea. Cosa vi ha spinto a lanciarvi in un mondo così competitivo?  Ci siamo fatti una domanda precisa. 'C'è una rivista che ci piacerebbe conservare nella nostra libreria? La risposta è stata no. Così l'abbiamo creata. Cercando però di tutelare l'ambiente. Infatti la rivista è 100% eco, stampiamo su carta riciclata con inchiostri vegetali e anche il vinile ha la certificazione FSC. Volevamo anche invertire la rotta della “fast information”, gestita al meglio dalla Rete. E quindi tornare all'approfondimento, alla riscoperta ad esempio di artisti del passato che non hanno avuto secondo noi la giusta visibilità, proporre materiali inediti, creare cortocircuiti curiosi. Su ogni numero dedichiamo un Archivio a un brand, raccogliendo la sua storia. Abbiamo voluto dedicare le prime due uscite rispettivamente a Krizia e Trussardi, brand italiani che hanno contribuito a rendere importante il Made in Italy. Oppure nell'Encyclopedia of Fashion scegliamo degli accessori di stagione e li facciamo illustrare a degli artisti visivi. Sul secondo numero l'austriaco Markus Schinwald, tra gli artisti più giovani a rappresentare un padiglione all'ultima Biennale di Venezia, ha realizzato per noi un progetto speciale su carta. Molti nuovi magazine di moda nascono prevalentemente a Londra, NY. Ci piaceva che questa volta fosse Milano, con tutte le sue potenzialità nella moda, a essere la “casa” di un progetto innovativo. Abbiamo scelto di pubblicare la rivista in inglese e di distribuirlo a livello internazionale per poter anche far conoscere le eccellenze italiane, in tutto il mondo. Con un'attenzione anche al mercato dell'Estremo Oriente, Corea, Cina, Giappone. Per questo abbiamo scelto un artista italiano per il primo numero. 
Perché trovate interessante la contaminazione tra arte e moda?  L'arte e la moda hanno sempre avuto sinergie incredibili. Molti fashion designer sono stati spesso influenzati dal potere visionario dell'arte. Solo per fare un esempio, pensiamo a Yves Saint Laurent e alle sue incursioni nell'arte. E molti fashion designer viceversa hanno realizzato creazioni che andavano ben al di là dell'abito. Pensiamo alle costruzioni metalliche di Paco Rabanne. Negli ultimi anni poi c'è stato un grande avvicinamento tra i due mondi. Basti pensare al lavoro svolto dalla Fondazione Prada, dalla Fondazione Nicola Trussardi o dall'Espace Louis Vuitton di Parigi, solo per fare qualche esempio. 
Da dove arrivate e come vi siete incontrati?  Proveniamo da ambiti diversi. Dall'arte, dalla moda, da Internet. Il team di unFLOP collective che pubblica il magazine è formato da giornalisti, curatori d'arte, fotografi, art director, esperti di Personal Branding e di moda. Ci siamo incontrati nei nostri percorsi lavorativi e abbiamo deciso di unire le nostre specificità per realizzare un progetto insieme. Il più ambizioso possibile. 
Chi è il lettore ideale di Unflop?  La rivista è unisex. Il nostro lettore è appassionato d'arte, di moda, di musica. È curioso di conoscere e approfondire figure importanti della creatività. Ama la trasversalità e nuovi modi di parlare di arte e moda. E di osservare la moda e l'arte. Ci saranno dei “punti fermi” nella rivista o avrà una struttura sempre diversa? A parte l'Archive, l'Encyclopedia of Fashion e la sezione unPUBLISHED con materiali inediti di artisti, ogni numero avrà sempre una struttura diversa. Invertire la tendenza significava anche non farci condizionare da rigide categorie. unFLOP paper online (www.unflop.it), che ospita per ora i video che abbiamo realizzato per presentare ogni singolo numero, avrà invece una struttura più agile, veloce, anche se cercheremo di presentare il più possibile, anche in rete, materiali inediti, “dietro le quinte”. Ogni numero sarà presentato con una cover d’artista. È il nostro obiettivo. Presentarlo sempre con un'art cover e un vinile. Stiamo lavorando al terzo numero SS 2012, la cui uscita è prevista il prossimo febbraio. Il nome dell'artista però vorremmo lasciarlo, per il momento, top secret.

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