Posted 29 novembre 2012 in Ungheria with 0 Comments
di Aron Coceancig
Le dichiarazioni del deputato di Jobbik, Márton Gyöngyösi alla seduta del parlamento ungherese di lunedì 26 novembre hanno innescato una serie di prese di posizione contro il partito dell’estrema destra ungherese che sono sfociate in una manifestazione di fronte al parlamento.
Durante il dibattito sul conflitto palestinese Gyöngyösi ha dichiarato essere venuto il momento di condurre ricerche per venire a conoscenza delle persone di origine ebraica nel paese, ed in particolare nel parlamento e nel governo. Questo perché secondo il deputato gli ebrei rappresenterebbero un pericolo per la sicurezza nazionale.
Gyongyosi, responsabile affari esteri di Jobbik
Le dichiarazioni sono state condannate in maniera univoca da tutte le altre forze politiche. Le forze della sinistra hanno ribadito il carattere fascista di Jobbik e ne hanno chiesto la sua messa al bando, mentre Fidesz (il partito di governo) oltre a condannare le parole anti-semite ha accusato Jobbik di fare il gioco del partito socialista distraendo l’opinione pubblica dai risultati raggiunti dal governo.
Il giorno seguente lo stesso Gyöngyösi è ritornato sul caso, scusandosi con gli ebrei ungheresi e dichiarando che la sua proposta era rivolta unicamente alle persone con doppia cittadinanza ungherese-israeliana.
Mentre infuriava il dibattito politico centinaia di manifestanti si sono radunati di fronte al parlamento indossando la stella di David. Fra di loro numerosi i membri della comunità ebraica di Budapest (una delle comunità ebraiche più numerose in Europa) che richiedevano la messa al bando del partito dell’estrema destra ungherese.
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