Nel 2008 Fmi e Unione europea avevano deciso un prestito d’emergenza anti-crisi per Budapest di 20 miliardi di euro. A luglio, il governo ungherese aveva reso pubblica la volontà di ripagare il debito in anticipo rispetto all’ultima scadenza del primo trimestre 2014. Il governatore della Banca centrale ungherese, Gyorgy Matolcsy, aveva inoltre suggerito nelle scorse settimane in una lettera inviata alla direttrice del Fondo, Christine Lagarde, la chiusura dell’ufficio a Budapest dell’Fmi, sostenendo che la presenza della sede del Fondo non sarebbe stata più necessaria grazie al miglioramento dello stato dell’ economia nazionale e alle capacità di Budapest di finanziare in autonomia il proprio budget attraverso il mercato.