In prospettiva dell'assemblea per il rinnovo del consiglio di amministrazione prevista per il mese di maggio 2012, si discuterà anche di un eventuale riassetto societario, nel quale i soci esteri e i fondi internazionali, potrebbero pesare più degli italiani nelle scelte degli amministratori. Per non parlare di una probabile decisione su il dimagrimento del Gruppo, resosi necessario per contenere i costi, visto gli attuali 160 mila dipendenti. All'ordine del giorno ci sarà anche la cessione ***dell'equity-research Unicredit comprendente circa 400 aziende provenienti da Monaco, Vienna, Milano e Londra. Equity-vendita del Gruppo non è tra i primi tre in Italia e in Germania secondo gli utenti di Thomson Extel 2010 in una sua indagine***. fonte
***C'è da dire inoltre che a seconda di come terminerà la ricapitalizzazione, potrebbero anche esserci sorprese con l'ingresso di altri soci pesanti dall'estero, come quelli ipotizzati dei fondi sovrani del Qatar, Qia, e della Cina, Cic.***fonte
Per avere un quadro generale di come è strutturato attualmente l'azionariato di UNICREDIT, inserisco in questo post, la lista completa della sua composizione.
Principali azionisti:
Mediobanca - 6.761%
Aabar Lussemburgo sarl - 4.991%
Central Bank of Libya - 4.988%
Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (Fondazione Cariverona) - 4.984%
BlackRock - 4.024%
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino - 3.719%
Carimonte Holding - 3.122%
Lia (Libyan Investment Authority) - 2.594%
Allianz SE - 2.201%
Barclays Global Investors UK Holding SA - 2.003%
ABN AMRO - 1,88%