"La psicologia del trader"
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Unicredit,se mancano i soldi per l'aumento di capitale??
Se UniCredit
lanciasse un aumento di capitale, Fondazione Cassamarca avrebbe
qualche difficoltà a sottoscriverlo e dovrebbe usare le risorse
destinate alle attività.
Lo ha detto Dino De Poli, presidente dell'ente veneto,
azionista di UniCredit con poco meno del'1%, a margine di una
conferenza stampa.
"Anche UniCredit sta valutando se
lo farà. Tenendo presente
che noi abbiamo già aderito a due aumenti e che per un terzo ci
sarebbe una qualche difficoltà perche dovremmo adoperare i soldi
delle nostre attività, UniCredit dovrà sondare bene se
l'eventualità di un aumento di capitale trova consenso e
riscontro nelle possibilità delle fondazioni", ha spiegato De
Poli.
La scorsa settimana l'AD Federico Ghizzoni ha discusso
durante le riunioni di alcuni comitati alcune ipotesi di
rafforzamento patrimoniale, tra cui un aumento di capitale,
secondo quanto riferito da alcune fonti.
Lo stesso Ghizzoni in un'intervista al Financial Times aveva
dichiarato che la banca potrebbe rafforzare il patrimonio 'core'
attraverso un aumento di capitale, la riduzione degli asset
rischiosi e la vendita di asset e che ritiene che "il mercato
sia pronto se gli viene proposto un piano credibile".
UniCredit è l'unica, tra le principali banche italiane, a
non aver varato un aumento di capitale. Tuttavia la banca negli
ultimi tre anni ha già chiesto a soci e mercato circa 7 miliardi
con l'operazione 'cashes' del 2009 e l'aumento di capitale del
2010. A fine giugno il Core Tier 1 era al 9,12%.
Gli azionisti italiani principali sono Fondazione Cariverona
con il 4,2%, Fondazione Crt con il 3,3% e Carimonte con il 2,9%.
Nella mappa azionaria sono presenti anche il fondo Aabar degli
Emirati Arabi con il 4,99%, Blackrock con il 4%, Norges
Bank con il 2,1% e Allianz con poco più del 2%.
A questi si aggiungono i soci libici che complessivamente
hanno il 7,5% con la porzione più grande, pari a poco meno del
5%, che fa capo alla Central Bank of Libya. L'intero pacchetto è
congelato.
"Avendo coscienza UniCredit che i soldi che ci dà sono la
vita delle fondazioni, non può darci soldi e chiederceli
immediatamente indietro. Che se li tenga direttamente", ha
aggiunto De Poli.
"L'aumento di capitale è incerto, non è deciso, però si deve
anche guardare a come arrivarci", ha concluso.
Sull'andamento in borsa del titolo, De Poli ha sottolineato
che "se l'Italia è sotto la logica della speculazione, l'attacco
alle banche è conseguente".
"Vediamo che le azioni UniCredit vanno su e giù, ma noi non
compriamo e non vendiamo, le teniamo ferme".
Solo nell'ultimo mese il titolo UniCredit ha perso il 31,3%
in Borsa.
De Poli ha poi espresso parole di apprezzamento per
Ghizzoni. "Non lo conoscevo personalmente, l'ho incontrato, è un
uomo molto attento a tutti i particolari. Ha fatto una buona
impressione anche agli altri presidenti delle fondazioni".
Fonte: Reuters
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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