Rivoluzione in atto per il mondo delle quattro ruote: la Commissione europea pensa di eliminare le automobili a benzina e diesel entro il 2050.
Gli obiettivi sono: eliminare le auto a benzina dalla città; far sì che le ferrovie o le vie navigabili rappresentino il 50% dei trasporti merci e passeggeri su una distanza di 300 km; far utilizzare alle compagnie aeree il 40% dei carburanti sostenibili meno inquinanti e ridurre del 40% le emissioni di carbonio nel settore marittimo.
Inoltre, sono previste alcune misure: la coordinazione dei sistemi di controllo del traffico aereo, l’installazione di dispositivi intelligenti di gestione dei trasporti, il collegamento dei principali aeroporti con la rete ferroviaria (preferibilmente con treni ad alta velocità) e la drastica riduzione (quasi a zero) del numero di vittime della strada.
Nella relazione della Commissione si evince che si procederà alla sostituzione dei veicoli a motore con un settore dei trasporti unico europeo, abbattendo le emissioni di CO2, composto da auto ecologiche.
La proposta è contenuta in un “Libro Bianco” ed è stata stilata dal commissario ai trasporti dell’UE, Siim Kallas.
Cambiare il modo in cui ci spostiamo è fondamentale, anche perchè è assolutamente anti-economico. Siim Kallas ha affermato in un’intervista al The Indipendent: “Stiamo parlando della necessità di investimento di un miliardo e mezzo di euro. Il contenimento della mobilità non è una scelta, né un modo di fare. Siamo in grado di interrompere la dipendenza dal petrolio senza sacrificare l’efficienza e compromettere la mobilità, in una maniera vantaggiosa per tutti e salutare per l’ambiente”.
A oggi, il mondo dei trasporti impiega direttamente dieci milioni di persone, e rappresenta circa il 5% del prodotto interno lordo dell’UE. In media, una famiglia spende il 13% del proprio bilancio in questo settore.
Infatti, considerando le stime attuali e le previsioni sull’utilizzo attuale del petrolio, se non si rallenta il consumo dei combustibili fossili, è probabile che in assenza di iniziative come quella della Commissione, nel prossimo futuro ci si potrebbe risvegliare con il serbatoio vuoto, senza neanche un distributore per fare il pieno.
Fonte: www.sifconference.com