Capisco la preoccupazione (lo sono anche io) sull’esito delle Unioni Civili.
Capisco anche che se un premier rilascia delle dichiarazioni ad Avvenire sul superamento di un testo di legge (quello della Cirinnà per capirci) è difficile capire immediatamente che non c’è nulla di cui preoccuparsi (mi sono ampiamente preoccupata anche io).
Però all’assemblea del PD siamo stati chiarissimi: si faranno dopo le riforme istituzionali (al cui iter complicato stiamo tutti assistendo) e le linee guida NON sono cambiate: “Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi la nuova normativa, che andrà a ritoccare il codice civile nel libro primo, garantira alla coppia omosessuale che deciderà di convolare a nozze l’iscrizione all’ufficio dello stato civile in un apposito registro. Da quel momento otterrà i diritti e i doveri delle coppie eterosessuali: dalla reversibilità della pensione alla successione, dai diritti in materia assistenziale e penitenziaria all’assegnazione delle case popolari. Insomma, un’equiparazione a 360 gradi. O quasi. Resterà, infatti, fuori il diritto all’adozione. Tuttavia, è sul piatto l’ipotesi di istituire la stepchild adoption: uno dei soggetti della coppia potrà adottare il figlio dell’altra parte dell’unione civile nel caso in cui il genitore naturale dovesse morire”. (quest’ultima frase contiene in modo evidente un’imprecisione, la step-child adoption prevede l’adozione immediata alla nascita del bambino non alla morte del partner)
Suggerisco a tutti di usare le energie per vigilare che questo accada, non sarà una passeggiata neanche questo passaggio, ma la legge elettorale sarà approvata e allora vediamo se NCD vuole andare a votare pur di non far passare questa ed altre doverose riforme, perchè arrivare alle Unioni Civili con la legge elettorale già approvata fa cambiare lo scenario (e quindi i rapporti di forza) completamente. Non vi pare?
p.s. (e non è un caso che la destra stia facendo le corse per ricompattarsi…)